Economista (Parigi 1848 - Céligny, Ginevra, 1923), figlio di Raffaele e di madre francese. Dal 1893 professore di economia politica presso l'univ. di Losanna. È noto per la definizione, divenuta fondamentale [...] di malvagità, corruzione e arrivismo. Industriale, non si limitò a considerare il suo caso particolare, ma scese fieramente in campo il Trattato di sociologia generale (1916), mentre le due raccolte di articoli e saggi Fatti e teorie (1920) e ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] esteso insieme di maglie, le cellule di diverse regioni cerebrali. La teoria della di una nuova struttura, da lui chiamata apparato reticolare interno e in seguito conosciuta come apparato o corpo del Golgi, e gli studî sulla malaria. In questo campo ...
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Chimico italiano (Palermo 1826 - Roma 1910), lo scienziato italiano che più ha contribuito allo sviluppo della chimica nel sec. 19º. Dopo i primi studî di fisiologia si dedicò alla chimica diventando (1845) [...] de Ville, C. riconobbe che le molecole hanno un campo definito di esistenza, al di fuori del quale cambia il modo di aggregazione tra gli atomi. Sulla base della teoria molecolare e partendo dal presupposto della indivisibilità degli atomi (nell ...
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Chimico e fisico (Torino 1776 - ivi 1856). Tra i fondatori della moderna teoria atomica, nel 1811 formulò una delle ipotesi fondamentali della chimica moderna, quella che stabiliva che volumi uguali di [...] i risultati della sperimentazione in questo campo e dichiarò che le proprietà acide o alcaline di un composto sono tali in relazione prime. Formulata la sua teoria, egli tentò anche di determinare il peso atomico relativo di alcuni elementi. Dal 1811 ...
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Matematico italiano (Pistoia 1823 - Soiana, Pisa, 1892). Allievo di O. F. Mossotti, fu dapprima prof. di liceo; poi, dal 1857 alla morte, prof. all'univ. di Pisa, e dal 1863 direttore della Scuola Normale [...] alle varietà a tre o più dimensioni. Nel campo della teoria matematica dell'elasticità, egli è da considerare come delle equazioni dell'elasticità e l'enunciazione del principio di reciprocità (teorema di B.). Le sue Opere sono state pubblicate in ...
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Fisico (Ulma 1879 - Princeton 1955). Trascorsi i primi anni della sua vita a Monaco, dopo un breve soggiorno a Milano Einstein si trasferì con la famiglia in Svizzera. A Zurigo completò gli studî secondarî [...] vita, lavorò intensamente, e senza successo, alla costruzione di una teoria unitaria dei campi che fosse rigorosamente causale, convinto "della possibilità di un modello della realtà, vale a dire di una teoria che rappresentasse le cose stesse e non ...
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Economista (Torino 1898 - Cambridge, Inghilterra, 1983), prof. nelle univ. di Perugia (1923) e Cagliari (1925-38), e dal 1939 al Trinity College di Cambridge; socio nazionale dei Lincei (1965). Con l'ormai [...] (in Economic journal, 1930), S. abbandonò il campo d'indagine della scuola marginalista per approdare sul terreno su cui si basa la teoria marginalista del saggio di profitto. Con M. Dobb curò l'ed. critica dell'opera di D. Ricardo The works and ...
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Fisico matematico e ingegnere italiano (Lucca 1871 - Castiglioncello 1950). Figlio di Giorgio, discepolo di E. Beltrami e di L. Cremona, fu per molti aspetti un autodidatta. Direttore (1906-23) dell'ufficio [...] , la possibilità che il campo gravitazionale influenzasse i raggi luminosi, ipotizzando il fenomeno la cui teoria fu poi formulata da Einstein (1914). Prof. (1926-29) di fisica matematica e di meccanica razionale all'univ. di Cagliari, poi a Palermo ...
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Fisico e patriota (Novara 1791 - Pisa 1863). Assistente (1813) all'osservatorio di Brera, nel 1823 fu costretto a lasciare l'Italia perché sospetto alla polizia austriaca. Esule a Ginevra e a Londra, fu [...] all'univ. di Pisa, dove rimase fino alla morte. Partecipò alla guerra del 1848 e alla battaglia di Curtatone e Ma i suoi maggiori contributi scientifici riguardano il campo dell'ottica (teoria degli strumenti ottici) e dell'elettrologia; una ...
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Ingegnere e fisico (Livorno Vercellese, od. Livorno Ferraris,1847 - Torino 1897). Insegnò fisica tecnica al Museo Industriale di Torino, pubblicando studî di ottica geometrica e di acustica e dando quindi [...] Sopra un motore elettrico a corrente alternativa. Postuma (1897) fu pubblicata la Teoria geometrica dei campi vettoriali. Fu insigne maestro e dettò corsi pregevoli di elettrotecnica. Socio corrispondente dei Lincei (1891). Al suo nome è intitolato l ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...