Jordan
Jordan Camille (Lione 1838 - Parigi 1922) matematico francese. Frequentò l’École polytechnique, dove ebbe poi l’incarico di professore. Dal 1881 fu membro dell’Institut de France e dal 1897 fino [...] alla morte diresse il «Journal des mathématiques pures et appliqueés» di Liouville. Riuscì a cogliere la profondità del pensiero di E. Galois e alla teoriadiGalois dedicò pregevoli memorie e il monumentale Traité des substitutions et des équations ...
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Jacobson
Jacobson Nathan (Varsavia 1910 - Hamden, Connecticut, 1999) matematico statunitense di origine polacca. È stato tra i più importanti algebristi della sua generazione. Di origini ebraiche, all’età [...] , insegnò in numerose università degli Stati Uniti, tra cui Yale. Oltre a lavori specialistici, sugli anelli, la teoriadiGalois e le algebre non associative, ha pubblicato libri di testo universitari esemplari per chiarezza: The theory of rings ...
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Milgram
Milgram Arthur Norton (Philadelphia, Pennsylvania, 1912-61) matematico statunitense. Ha conseguito nel 1937 il dottorato all’università della Pennsylvania e successivamente all’università del [...] Si è occupato in particolare di analisi funzionale, combinatoria, geometria differenziale, topologia e teoriadiGalois. Uno dei suoi più noti contributi è il teorema di analisi funzionale che porta il suo nome oltre a quello di Peter Lax: il teorema ...
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Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] in un determinato insieme. L’origine storica è da ricercarsi nello studio di alcune proprietà delle equazioni algebriche (g. diGalois, g. di sostituzioni), ma oggi la teoria dei g. ha assunto una posizione dominante nell’algebra e in molte ...
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Matematico e medico (Valentano 1765 - Modena 1822). Trascorse a Modena quasi tutta la sua vita, e in quella università fu professore dal 1797 alla morte con la sola interruzione di un anno (1798), allorché [...] 1816 fu presidente della Società dei Quaranta. La sua Teoria delle equazioni (1790) segnò l'inizio di quel rinnovamento che la teoria dei gruppi doveva portare nell'analisi algebrica (teoriadi É. Galois, di poco posteriore a R., ecc.). In tale opera ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] primo, e h>1). Le proprietà di geometria che si sviluppano in uno s. diGalois sono essenzialmente legate a questioni aritmetiche dipendenti dagli interi p e h; il loro studio può condurre a questioni diteoria dei numeri. Tra le questioni tipiche ...
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Matematico francese (Lione 1838 - Parigi 1922). Prof. di analisi matematica al Collège de France, poi anche all'École Polytechnique. Socio straniero dei Lincei (1895). Autore di celebri ricerche sui gruppi [...] fine dell'Ottocento. A lui si deve la prima esposizione sistematica della teoriadi E. Galois. Prende il nome di teorema di J.-Hölder il teorema fondamentale sulle serie di composizioni di un gruppo, la cui prima parte fu stabilita da J. nel 1870 ...
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Il termine aritmetica fu usato per la prima volta dai pitagorici per distinguere la scienza dei numeri dalla mera pratica del calcolo per mezzo di operazioni elementari, o logistica (λογιστική). Secondo [...] grado superiore v. J. A. Serret, Algèbre supérieure, II, 5ª ed., Parigi 1885, p. 122.
11. Per la teoria degl'immaginarî diGalois v. le opere di quest'autore, Parigi 1897, p. 15; J. A. Serret, l. c. (v. n. 10).
12. Per la risoluzione in numeri interi ...
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