Matematico (Karaduli, Kazan´, 1903 - Mosca 1959), prof. di meccanica razionale a Kazan´ (1930) e poi a Mosca (1940). I suoi contributi alla teoriadellastabilità sono stati rivalutati alla luce dei successivi [...] sviluppi dellateoria stessa; in partic., ha mostrato che un punto di equilibrio x0 del sistema x′=f(x) è instabile se esiste una funzione V(x) differenziabile in un sottoinsieme A del dominio D delle x tale che V(x)>0, V′(x)>0 per xεA, V(x)=0 ...
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Fisico (Redondo Beach, California, 1907 - El Cerrito, California, 1991), prof. nell'univ. di Berkeley (dal 1946). Ha scoperto (1940), con P. H. Abelson, l'elemento di numero atomico 93 (nettunio), derivato [...] ha condiviso il premio Nobel per la chimica). Nel 1945, indipendentemente da V. I. Veksler, ha elaborato la teoriadellastabilità che è alla base del funzionamento dei moderni acceleratori; con M. L. Oliphant ha ideato e costruito il sincrotrone ...
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Matematico uruguaiano (Genova 1915 - Montevideo 2002), allievo di B. Levi. Fornì notevoli contributi al progresso dellateoriadellastabilità per i sistemi dinamici (stabilità equiasintotica, soluzioni [...] periodiche eccezionali, esistenza di soluzioni periodiche, estensioni a spazî di Banach, dicotomia delle soluzioni). ...
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PADOVA, Ernesto
Luca Dell'Aglio
- Nacque a Livorno il 17 febbraio 1845 da Moisè e Anna Calò. In seguito alla morte della madre, si trasferì presso gli zii paterni a Marsiglia, dove frequentò come convittore [...] dei suoi interessi scientifici ha luogo in campo meccanico, in relazione a diverse tematiche. Oltre alla idrodinamica, ciò riguarda in primo luogo la teoriadellastabilità, ambito in cui fu tra i primi a occuparsi in modo rigoroso dei criteri di ...
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Fisico scozzese (Edimburgo 1831 - Cambridge 1879). Contribuì allo sviluppo della fisica con la teoria del campo elettromagnetico e la prima formulazione statistica dellateoria cinetica dei gas. Appartenente [...] dal 1871, titolare della nuova cattedra di fisica sperimentale. Una ricerca sulla stabilità degli anelli di Saturno del mare e il dielettrico dalla guaina isolante. La teoriadella trasmissione di segnali mediante cavi ebbe origine in una ...
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Fisico (Vienna 1887 - ivi 1961). Dopo aver frequentato il prestigioso Gymnasium di Vienna, S. si iscrisse all'università nel 1906, dove frequentò le lezioni di fisica teorica tenute da F. Hasenöhrl, [...] statistica, ma anche la vecchia teoria dei quanti, la teoriadella relatività e la teoriadella visione dei colori. Ma la del sistema considerato e che, per spiegarne la stabilità, avesse condizioni iniziali incorporate nell'equazione stessa e ...
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Matematico italiano (Padova 1873 - Roma 1941). La sua opera ha avuto rilevanza fondamentale in svariati campi della matematica pura e applicata. A lui e al suo maestro G. Ricci Curbastro si deve l'elaborazione [...] ". Le sue successive ricerche (1930) sulla teoriadella propagazione delle onde di discontinuità, iniziata da P.-H. Hugoniot e sviluppata da J. Hadamard, mentre lo portarono a stabilire un diretto collegamento fra le equazioni gravitazionali di ...
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Matematico (Kiev 1907 - Odessa 1989); ha dato importanti contributi all'analisi funzionale, alla teoriadelle probabilità, alla fisica matematica. In particolare, i suoi lavori sulle proprietà spettrali [...] di operatori differenziali, sugli insiemi convessi in spazi di Banach, hanno permesso notevoli sviluppi nelle teoriedelle stringhe, dellastabilità, di Wiener-Hopf, dello scattering. Per i suoi contributi ha ricevuto il Wolf Prize (1982) e il premio ...
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Astronomo, geodeta, fisico, matematico (Ragusa di Dalmazia 1711 - Milano 1787), gesuita. Compiuti i primi studî al Collegium Ragusinum passò al Collegio Romano dove fu poi professore di matematica dal [...] (1773), dopo un soggiorno a Venezia, si stabilì in Francia (fu direttore d'ottica della Marina francese) per tornare in Italia nel 1782 il meccanicismo newtoniano, enunciò una fortunata teoria sulla struttura della materia, secondo la quale, supposta ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] G. non riuscì mai a padroneggiare completamente la teoria ottica in base alla quale il cannocchiale, costituito sopra l'opinione de' Pittagorici e del Copernico della mobilità della terra e stabilità del sole e ne inviò copia al cardinale Bellarmino ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...