Filosofo e logico inglese (Cambridge 1903 - ivi 1930). Prof. all'università di Cambridge, conosciuto soprattutto per la sua analisi critica dei Principia mathematica di B. Russell e A. N. Whitehead, R. [...] le stesse conseguenze osservative del sistema di assiomi di partenza. Delineò anche una teoriadelle probabilità di tipo «soggettivistico», intesa a fornire una misura del grado di «credenza parziale». Si interessò anche al calcolo combinatorio: un ...
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Matematica
In geometria, la parte rimanente (grigia in fig. 1) di un quadrato di lato assegnato, dal quale si toglie un quadrato di lato minore con uno dei vertici in comune.
Tecnica
Stilo o indice di [...] rispetto all’osservatore. Inteso nel suo più ampio significato, questo ramo dell’astronomia costituisce il fondamento geometrico della pratica di ogni misura angolare sul cielo, e quindi è parte essenziale dellateoria degli strumenti astronomici. ...
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Matematico (Berlino 1873 - Monaco 1950), di famiglia turca d'origine greca (propr. Kαραϑεοδωρῆ; v. anche Karatheodorìs). Insegnò a Hannover, Breslavia, Gottinga, Berlino, Smirne, Atene, Monaco. Socio straniero [...] pontificio (1936). La sua feconda attività si è svolta nei più diversi campi dell'analisi, dalla teoriadelle funzioni di variabile complessa a quella delle funzioni di variabile reale (concetto di misura lineare di un insieme di punti, definizione ...
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Cifra binaria (contrazione dell’ingl. bi[nary] [digi]t), cioè cifra del sistema di numerazione binario (➔ numerazione). Nella teoriadell’informazione e in informatica, è l’unità di misura del contenuto [...] (aperto o chiuso, acceso o spento, zero o uno ecc.). Il b. per secondo (bit/s) è l’unità di misuradella velocità di trasmissione delle informazioni. Se la linea di trasmissione possiede due soli stati, il b. per secondo equivale a un baud (➔). ...
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PROGRAMMAZIONE LINEARE
Amato HERZEL
Claudio NAPOLEONI
. 1. - Generalità e posizione del problema. - Sotto l'aspetto matematico, il termine p. l. indica una classe di problemi consistenti nella ricerca [...] b sono negative se misurano la disponibilità delle risorse "originarie", positive se misurano l'ammontare delle domande "finali", o nulle ricordato come la p. l. presenti notevoli analogie con la teoria dei giochi, se non per la natura dei problemi, ...
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VETTORE
Roberto Marcolongo
Matematica. - Le grandezze, che si incontrano in geometria, in meccanica, in fisica, si possono distinguere in due classi. Le une - quali, ad es., le lunghezze, le aree, i [...] l'origine, il verso e l'unità di misuradell'arco s, si può riguardare funzione P (s) dell'arco o anche funzione P (t) del tempo curva s in senso orario.
Lo sviluppo ulteriore dellateoria comprende la successiva estensione agli spazî curvi a più ...
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ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] misura in gradi di un angolo mancano i minuti primi e secondi; sembra però che tal segno sia un'abbreviazione della a ≠ 0 nella risoluzione dei problemi denota imposibilità; e nella teoria dei limiti (v. limite) è considerato come segno di divergenza ...
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I m. c. permettono di risolvere con calcolatori elettronici, all'interno delle scienze applicate, i problemi complessi che sono formulabili tramite il linguaggio della matematica. Tali problemi raramente [...] del valore del residuo rn=F(ūn,d) (una misura indiretta dello scostamento di ūn da u), consente di stabilire se l costruttivi sono invece forniti sia dal teorema di Taylor che dalla teoria dei polinomi ortogonali. Il primo assicura che se f∈Cn⁺¹([a ...
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Premessa. - Gli sviluppi dell'a. nel quindicennio 1960-75 sono stati assai notevoli, sia dal punto di vista quantitativo sia da quello qualitativo. Prima di esaminare alcuni progressi in direzioni particolari, [...] continenti: non sarebbe difficile dare dellemisure quantitative attraverso le statistiche dei lavori il 1959 e il 1961, ha aperto recentemente nuovi orizzonti alla classica teoriadelle a.-gruppo. (Gli elementi di un gruppo G costituiscono la base ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] sviluppi teorici dell'a.o.: coomologie di sistemi diversi, categorie derivate, teoriadell'omologia proiettivo, anche K è proiettivo. Dunque la dimensione proiettiva d'un modulo misura, in un certo senso, quanto esso è lontano dall'essere proiettivo, ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...