segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] attraverso il quale il Creatore guida l’Uomo alla conoscenzadella realtà invisibile. L’insegnamento agostiniano sopravvive nel Medioevo stesse cose’.
Il contributo di C.S. Peirce
Una più completa teoria dei s. si deve a C.S. Peirce. Sulla base dei ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] mappare i geni umani vengono usate strategie diverse a seconda delleconoscenze che già si hanno sul gene che si vuole delle superfici equipotenziali (➔ potenziale) di un campo elettrico, magnetico, gravitazionale ecc.
Matematica
Nella teoria ...
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Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la f. integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume [...] Stato sanziona la f. protetta, ora nel travestimento dell’antica teoria del diritto alla verità. Quale base comune di queste ’assenso dell’intelligenza, il quale però non è dato per l’evidenza intrinseca dell’oggetto (come nella conoscenza scientifica ...
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(gr. Διόνυσος) Una delle grandi divinità dell’Olimpo greco. Nacque da Zeus e da Semele, figlia di Cadmo. Si narrava che questa, per volontà sua o per fraudolento consiglio di Era, avesse chiesto a Zeus [...] , gli orgia. Dopo avere diffuso la conoscenza dei suoi riti dalla Tracia all’India, sull’Olimpo. A Nasso sposò Arianna.
La teoria di una origine traco-frigia del dio possibilità di oltrepassare ritualmente il limite della loro condizione e di avere un ...
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Filosofia
L’analisi e la determinazione del contenuto di un concetto, espresse in un giudizio in cui il soggetto è il concetto da definire e il predicato è costituito dal complesso dei termini che nel [...] soddisfacente ai postulati, questo rappresenta un modello concreto dellateoria.
D. ricorrente Se si deve definire un = 1, 2,..., n - 1 e in base alla loro conoscenza si definisce En: per il principio di induzione completa, rimangono così definiti ...
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. Storia della Chiesa (X, p. 19; App. II, 1, p. 569; III, 1, p. 359). - Durante il periodo 1960-1976, a differenza del decennio precedente, la C. e la cattolicità tutta assistono al succedersi di due grandi [...] " italiani che riscontrano "una profonda differenza" che "divide la teoria dalla prassi, tra ciò che vien detto e ciò che viene Segretariati nazionali e diocesani, per la promozione della reciproca conoscenza tra religioni cristiana e non cristiane, ...
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L'attività concordataria della Santa Sede ebbe successivamente al concordato del 1929 con l'Italia (v. laterano, XX, p. 570) un notevole sviluppo. Si possono noverare così, oltre ad accordi parziali su [...] difficoltà, che prima della codificazione presentava la conoscenza del diritto canonico, H. Wagnon, Concordats et droit international, Gembloux 1935; G. Forchielli, Teoria del diritto eccles. concordatario, in Scritti in onore di F. Scaduto, ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] contemporanee teorie espresse dalla trattatistica dell'abate Suger e concretizzate nel coro dell'abbaziale parte inesplorata e risulta tuttora lacunoso lo stato globale delleconoscenze sulla decorazione dei codici cistercensi a livello europeo, ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] questi ultimi inviati da sempre a Roma per debita conoscenza), e delle lettere in arrivo. Un'accumulazione sistematica di papiri confutare la tesi di un'adesione costante dell'Occidente alla "teoria dei due poteri", in contrapposizione all'Oriente ...
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BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] da Teodorico di mettere a disposizione della corte le sue conoscenze relative al quadrivio delle arti liberali. Gli viene così chiesto ultimi sei capitoli del libro, dove la trattazione dellateoria dei modi, tratta dal secondo libro degli Harmonica ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...