Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Bonaventura Cavalieri
Enrico Giusti
Dopo un periodo di assimilazione della matematica classica, che si era protratto per tutto il secolo precedente, il Seicento è caratterizzato da un intenso lavoro [...] Copernico, che continuerà a insegnare ex hypothesi dopo la condanna dellateoria eliocentrica.
Tranne che per un breve periodo nel luglio della profondità della loro relazione e – in mancanza di scritti matematici del reggiano – delleconoscenze ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Paolo Ruffini
Francesco Barbieri
Franca Cattelani Degani
Paolo Ruffini, medico e matematico, deve la sua fama principalmente ai risultati ottenuti nel campo delle equazioni algebriche, anche se i suoi [...] allo studio delle funzioni razionali delle radici, studio possibile ‒ anche a prescindere dalla conoscenza esplicita delle radici . Ruffini, inoltre, era stato introdotto alla teoriadelle equazioni da Cassiani, e dall’analisi dei manoscritti ...
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numero
nùmero [Der. del lat. numerus] [LSF] Oltre che nei vari signif. propri della matematica, alcuni dei quali sono ricordati oltre, il termine è usato in varie discipline fisiche anche come sinon. [...] pari al n. dei n. primi non superiori a x, la cui conoscenza equivale perciò a conoscere la distribuzione dei n. primi. Il problema è interi vengono però usualmente studiate ricorrendo alla teoriadelle funzioni di variabile reale o di variabile ...
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CONFORTO, Fabio
Francesco Saverio Rossi
Nato a Trieste nel 1909 da Ruggero e Irene Vascotto, quando la città era ancora parte integrante dell'Impero austro-ungarico, visse gli anni dell'infanzia, a [...] egli strinse amicizie preziose per la sua perfetta conoscenzadella lingua tedesca. Ultimato il servizio militare compiuto a caso delle funzioni quasi abeliane una teoria analoga a quella delle funzioni abeliane (che va sotto il nome di teoriadelle ...
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L'Ottocento: matematica. Teoria degli invarianti
Leo Corry
Teoria degli invarianti
L'algebra del XIX sec. ebbe uno sviluppo intenso che coprì numerosi domini. Nuove entità matematiche come gruppi, anelli [...] geometrica. Aronhold approfondì in seguito la sua conoscenza dei lavori di Cayley e Sylvester, adottandone in di aver portato a termine tutti i maggiori obiettivi dellateoria degli invarianti, abbandonandone in effetti subito dopo lo studio ...
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CHISINI, Oscar
Silvia Caprino
Nacque a Bergamo il 14 marzo 1899 da Carlo e da Luigia Calcinoni, terzo figlio di una nobile famiglia veneta originaria di Pieve di Soligo. Compì tutti gli studi universitari [...] , dove si laureò in matematica nel 1912. La sua conoscenza con F. Enriques, che in quegli anni insegnava in V. Poncelet; l'argomento trattato concerne lo sviluppo algebrico dellateoriadelle curve in rapporto alla polarità e ai covarianti che vi ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] dei consumatori. Infine, secondo i critici dellateoria classica, è da respingere la misura del costo di produzione del bene in ore di lavoro, e questo per una serie di considerazioni. Anzitutto, la conoscenza del costo reale non è indicazione ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] una carenza della nostra conoscenza, e conoscenza. In età moderna H. Bergson attribuisce il c. a un’illusione soggettiva determinata dalla sorpresa di rinvenire un ordine meccanico dove ci si attendeva un ordine finalistico (e viceversa).
La teoria ...
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Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne una (in qualche caso anche più di una), ritenendola migliore, più adatta [...] L’economia politica è stata definita anche teoriadelle s., in quanto studio della condotta umana diretta al raggiungimento di risparmiatore ecc.), basate su una scala di preferenze e sulla conoscenza di dati oggettivi, e di s. collettive, miranti ...
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Nelle scienze, la descrizione di quello che avverrà, basata su dati di fatto (p. empirica), caratteristica di eventi dei quali si conoscano dati sperimentali sufficienti per individuarne la dipendenza [...] di una teoria (p. teorica), quando la dipendenza degli eventi sia congetturabile come conseguenza di una teoria o quanto oltre alla conoscenza più o meno perfetta della situazione attuale, un’aspettativa più o meno esplicita della situazione in ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...