Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] all’Italia e nella sua Weimar la conoscenzadella lingua italiana era così diffusa che dal 1787 della lingua italiana» (Ferroni 2003: 131), con la commedia dell’arte, le commedie di Machiavelli, Ariosto, Aretino, la teoria trissiniana della ...
Leggi Tutto
CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] (toscana e non italiana, insiste il C., contrario a qualsiasi teoria di koiné linguistica o di "volgare illustre": e anche qui il meritoria in quei tempi di scarsa conoscenza del greco, la versione dell'Apologetico di Gregorio Nazianzeno (Verona 1787 ...
Leggi Tutto
I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] es., il verbo frenare permette l’omissione dell’oggetto in contesti che evocano l’evento basico , Eugenio (1971), Solidarietà lessicali, in Teoria del linguaggio e linguistica generale. Sette studi in Classi di parole e conoscenza lessicale, a cura di ...
Leggi Tutto
BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] in esame nor. al fine di una loro migliore conoscenza integrale, ma per isolame gli elementi che sembravano geneticamente la validità delle sue teorie anche nel campo delle lingue dell'America precolumbiana e, fuori dei limiti della linguistica, ...
Leggi Tutto
Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] in quanto associati in modo stabile alla sua conoscenza enciclopedica dell’oggetto «casa»: ad es., l’esistenza di 1993), Du descriptif, Paris, Hachette.
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Manzotti, ...
Leggi Tutto
L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] un’espressione idiomatica efficace a rendere l’idea dell’acquisizione delleconoscenze di base. Secondo i dati di un’ della civiltà, Firenze, Giunti-Barbèra.
Gelb, Ignace J. (1993), Teoria generale e storia della scrittura. Fondamenti della ...
Leggi Tutto
Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] genere, una minor conoscenzadella lingua di partenza comporta una più pedissequa riproduzione dell’originale, mentre un più e Guarino Veronese divenne oggetto anche di teoria (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’); ma poiché «il banco di prova ...
Leggi Tutto
Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] passione degli interlocutori per un comico, o la comune conoscenza di uno spot pubblicitario.
Passando da tali forme di Shahrazad andrà ammazzata»; Varaldo 1993).
Solo teorie psicologiche e teoriedell’umorismo, oltre a qualche affondo teorico nel ...
Leggi Tutto
La geografia linguistica (o geolinguistica o anche linguistica areale o spaziale) è una disciplina che studia l’estensione nello spazio e la distribuzione geografica dei fenomeni linguistici (fonetici, [...] di lingue e dialetti. Dapprima, con la Wellentheorie («teoriadelle onde») di J. Schmidt (1843-1901), venne 1927), in base al quale lo studio della parola non deve essere disgiunto dalla conoscenza precisa e diretta del referente da essa designato ...
Leggi Tutto
Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] verbali impersonali (si dà avviso che, si porta a conoscenzadella S.V. che) e l’uso del futuro con valore
Zuanelli, Elisabetta (2000), Manuale di comunicazione istituzionale. Teoria e applicazioni per aziende e amministrazioni pubbliche, Roma, ...
Leggi Tutto
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...