CAPOGRASSI, Giuseppe
Vittorio Frosini
Nacque a Sulmona il 21 marzo 1889 da Vincenzo e da Concetta Faraglia. La famiglia, insignita del titolo marchionale, era di antico lignaggio: nel XV secolo un Paolo [...] modo di conoscenza e di partecipazione integrale alla vita dell'azione, cioè dell'uomo. In questo, come in altri motivi della sua riflessione dottrina processuale di G. Chiovenda (1938) e sulla teoria generale del diritto di F. Carnelutti (1940 e ...
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esperienza
Stefano De Luca
Conoscenza personale e diretta di una situazione
Per esperienza si intende, nel linguaggio comune, qualsiasi forma di conoscenza derivante dalla partecipazione personale a [...] delle procedure utilizzate per il controllo delleteorie scientifiche. Quando affermiamo che la teoria atomica della esperienza rimane una conoscenza del particolare e quindi qualcosa di irrimediabilmente diverso dalla conoscenza scientifica, che ...
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Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] finzione (donde l'appellativo attribuito alla sua teoria di filosofia del "come se"). Nella sua senso scettico del kantismo. Notevole il suo ampio commento alla Critica della ragion pura, limitato però all'estetica trascendentale (Kommentar zur Kants ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] Aristotele troviamo il consueto rapporto greco tra l. e conoscenza: Aristotele congiunge strettamente la l. del volere alla . d’indifferenza.
Nel marxismo manca una vera e propria teoria filosofica della l.: secondo K. Marx e F. Engels, infatti, ...
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Economia
Definizioni
Capacità di un bene di soddisfare un bisogno, ma anche, nel senso più comune di v. di scambio, il prezzo relativo del bene stesso, cioè la sua capacità di acquistare altri beni. V. [...] dei consumatori. Infine, secondo i critici dellateoria classica, è da respingere la misura del costo di produzione del bene in ore di lavoro, e questo per una serie di considerazioni. Anzitutto, la conoscenza del costo reale non è indicazione ...
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Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] formalismo aristotelico, la cui teorizzazione dei tipi di conoscenza in deduzione e induzione tenne presente nel distinguere è stata al centro delle riflessioni di G. Frege e A. Meinong. Nell’ambito della sua teoria del significato Frege ha distinto ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] dei sensi sia a livello dell’intelletto, colte dal soggetto conoscente; rappresentano dunque l’o. il non-Io e concepito come ciò che si oppone all’Io.
Un’articolata teoriadell’o. è stata fornita, nell’ambito del pensiero otto-novecentesco, da A. ...
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Ogni concezione che consideri l’accadere, tanto fisico quanto spirituale, come il prodotto di una pura causalità meccanica e non preordinato a una superiore finalità.
Filosofia
Nel senso più generale, [...] delle diverse teorie e certi sintomatici contrasti con l’esperienza posero seri dubbi sulla possibilità, sia pure soltanto concettuale, di ricavare l’intera storia di un corpo dalla risoluzione di un sistema di equazioni e dall’associata conoscenza ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] una carenza della nostra conoscenza, e conoscenza. In età moderna H. Bergson attribuisce il c. a un’illusione soggettiva determinata dalla sorpresa di rinvenire un ordine meccanico dove ci si attendeva un ordine finalistico (e viceversa).
La teoria ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] conoscenzadella filosofia persiana, prese parte alla spedizione dell'imperatore Gordiano contro la Persia ma, per l'insuccesso della platoniche e aristoteliche, P. afferma la superiorità dellateoria sulla prassi e indica nella contemplazione il modo ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...