La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] (ad es., quelli di R. Carston nell’ambito dellateoriadella pertinenza e di F. Recanati in quello del contestualismo semantico ruolo della pragmatica nelle scienze linguistiche, sociali e umanistiche. Sotto il profilo dellaconoscenzadella lingua, ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] svolse una tesi che rovesciava il senso della vecchia teoriadella catastrofe: se la lingua era nata delle lingue conosciute (1784), in cui confluiva il patrimonio delleconoscenze dei missionari, patrimonio depositato anche nelle pubblicazioni della ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] , oltreché una lingua in comune, anche un capitale di conoscenze condiviso. La disponibilità di frames ha una straordinaria funzione: propria della linguistica o dellateoriadella comunicazione e si entra in quella della psicoanalisi, della ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] la genesi e l’evoluzione della grammatica in corrispondenza con le fasi di sviluppo dellaconoscenza umana;
(c) il nesso Mulino, pp. 29-44.
Formigari, Lia (1987), Ermeneutica giuridica e teoriadella lingua in G.B. Vico, «Intersezioni» 7, 1, pp. 53 ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] Le fonti del Fiore di virtù e la teoriadella nobiltà nel Duecento (Giorn. stor. della letteratura italiana, CXXXVI [1959], pp. 1 il «perdersi» dell’uomo che è vittima della seduzione della filosofia, di chi è convinto che la conoscenza del vero – ...
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Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] l’amore spirituale che conduce alla conoscenza del sommo bene. In questo nitido schema si inseriscono delle ampie e significative digressioni: nel strettamente cortigiana (➔ cortigiana, lingua) dellateoria di Castiglione, lascia invece trasparire l ...
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Nacque a Pescasseroli (L’Aquila) il 25 febbraio 1866. Compiuti gli studi medio-superiori a Napoli, scampò al terremoto di Casamicciola (luglio 1883), in cui perse i genitori e la sorella, e fu accolto [...] Italia, 1938, vol. V, pp. V-VII, 267), come applicazione ed esemplificazione delle sue teorie estetiche.
Proprio il livello dellaconoscenza estetica, nucleo e insieme punto di partenza dell’intero sistema filosofico crociano mosso dal criterio ...
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Il contesto può essere definito in generale come l’insieme di circostanze in cui si verifica un atto comunicativo. Tali circostanze possono essere linguistiche o extra-linguistiche. Per riferirsi alle [...] nei seguenti termini (in linea con la cosiddetta teoriadella pertinenza proposta in Sperber & Wilson 1993, in cui il parlante vive in Svizzera, allora il contesto selezionerà la conoscenza «il parlante è di origine italiana e vive in Svizzera», e ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] quasi esclusivamente delle lingue classiche e in particolare della lingua latina. La conoscenza di sempre più gli altri termini realizzati nella stessa, e coniò il termine sintagma. Una teoriadella s. è elaborata dai suoi successori: H. Frei, a cui ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] statunitensi F. Boas, R. Benedict, E. Sapir, nella teoria economica e nella sociologia fin dal tardo 19° sec., in linguistica dellaconoscenza umana. L’esigenza di affermare posizioni strutturalistiche ha avuto larga diffusione fuori della ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...