Indirizzo filosofico tedesco sviluppatosi negli ultimi due decenni del 19° sec., i cui massimi esponenti furono R. Avenarius ed E. Mach. L'e. voleva essere un empirismo 'critico', in quanto, a differenza [...] faceva dell'esperienza pura, sgombra di ogni elemento soggettivo e costituita dalle sensazioni, la base di ogni conoscenza. della realtà), ma sono 'utili' perché permettono di rappresentare e ordinare la complessità dei fatti (teoria 'economica' della ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] sé medesimo e della realtà. Egli delinea, così, una teoriadelle equivalenze dell'idea di onnipotenza, tipica delle religioni, con l atteggiamento scientifico, fondato su un corpo di conoscenze razionali e sperimentali, e un atteggiamento religioso. ...
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Lusso
Massimo Donà
Il termine lusso deriva dal latino luxus, che indica sovrabbondanza, eccesso. Parlare di l. significa dunque riferirsi a qualcosa di non necessario, che va al di là di ciò che è sufficiente [...] principio classico dell'utilità, e, facendosi forte delle intuizioni elaborate da M. Mauss in relazione alla sua teoria del dono propria di ogni umana esistenza, e quindi di ogni conoscenza.
bibliografia
Agalma, 2002, 2, nr. monografico: Il ...
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WITTGENSTEIN, Ludwig Josef
Vito A. BELLEZZA
Logico e filosofo del linguaggio, nato a Vienna il 26 aprile 1889, morto a Cambridge il 29 aprile 1951. Interruppe gli studî d'ingegneria iniziati all'università [...] e distinguere nell'uso e nel significato), la teoria raffigurativa del linguaggio, la dottrina secondo cui tutte . L'affermazione, contenuta nel Tractatus, dell'empirismo radicale (l'unica fonte di conoscenza è il dato empirico e le asserzioni ...
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RICOEUR, Paul (App. IV, iii, p. 221)
Antonio Rainone
Filosofo francese. Dal 1966 al 1978 ha insegnato all'università di Parigi x. Direttore del Centre de recherche phénoménologique et herméneutique presso [...] ad autentiche forme di comprensione e conoscenza. Da ultimo R. ha sviluppato i risultati raggiunti nella riflessione sul rapporto fra temporalità, testo e narrazione in una teoria fenomenologica dell'azione e dell'identità personale (Soi-même comme ...
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VACHEROT, Étienne
Delio Cantimori
Filosofo e uomo politico francese, nato a Langres il 29 luglio 1809, morto a Parigi il 28 luglio 1897. Fu scolaro del Cousin, e sotto l'influenza di questi scrisse [...] fece il suo colpo di stato. Un'opera di teoria politica sulla Democrazia (Parigi 1859) gli valse un processo (ivi 1864); La religion (ivi 1868). Utile per la conoscenzadella filosofia francese a lui contemporanea è: La situation philosophique en ...
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ZIEHEN, Theodor
Delio Cantimori
Filosofo, psicologo e psichiatra, nato a Francoforte sul Meno il 12 dicembre 1862. Da principio si dedicò alla psicologia e alla psichiatria, e fu insegnante di psichiatria [...] . Il concetto filosofico fondamentale dello Z. è il "binomismo", onde la conoscenza deve ritrovare nel dato oggettivo quali lo Z. ha cercato di sistemare la teoria associazionistica della psicologia su una base sperimentale e di trovarne anche ...
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Divisione del lavoro
Michele Salvati
Introduzione
La vastissima area tematica che si riferisce alla divisione del lavoro contiene alcuni dei problemi fondanti delle due maggiori discipline scientifiche [...] comunità di cacciatori-raccoglitori di cui siamo a conoscenza. Coll'avvento dell'agricoltura stanziale e con la formazione di un prezzi dei beni e il bilancio a sua disposizione. Una teoriadell'utilità e del consumo così formulata mina alla base il ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] di Alessandria e di Antiochia giungono ora a far tesoro delleconoscenze degli antichi, ora a diffidarne, ma in definitiva non con gli animali mette in difficoltà la sua teoriadell'anima/respiro, Tertulliano passa l'obiezione allo stesso ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] di scambi, avesse posto le condizioni per uno sviluppo anche delleconoscenze, ma al tempo stesso lamentava che di fatto fosse venuto i limiti dei suoi predecessori nella trattazione dellateoriadelle coniche, tra i quali lo stesso Euclide ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...