Studioso di scienze cognitive statunitense (New York 1927 - Boston 2016), docente al MIT (Massachusetts institute of technology), è considerato uno dei fondatori dell'intelligenza artificiale. Si è occupato [...] sec. 20° il nome di M. si è legato a un'efficace rappresentazione dei processi di strutturazione dellaconoscenza, ampiamente debitrice nei confronti dellateoria di F. C. Bartlett, che ipotizza l'esistenza di frames ("schemi" o "scenari"), e cioè di ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] -13, 22-24). Le scene sono riunite, con l’Albero dellaconoscenza a far da elemento divisorio. Nel peccato originale, non è come ipotesi scartate, che non sembra sostenere la teoria pur autorevolmente avanzata, del programma iconografico unitario per ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] di dotti bizantini, l'estendersi già nel sec. 15° dellaconoscenzadella lingua (grecista insigne fu il Poliziano), si ha il rifiorire vario modo, e a mano a mano si svolse una teoria circa poemetti epico-lirici originarî, dalla materia dei quali, ...
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Chimico e filosofo russo naturalizzato tedesco (Riga 1853 - Grossbothen, Lipsia, 1932). Premio Nobel per la chimica nel 1909, O. fu un eminente cultore di chimica generale e di chimica fisica e contribuì [...] e alla conoscenza di queste scienze non solo con le ricerche scientifiche, ma con la pubblicazione di libri scientifici, didattici e di divulgazione. Fra le sue ricerche più notevoli sono da ricordare quelle sull'affinità chimica, sulla teoriadella ...
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Filosofo (Danzica 1788 - Francoforte sul Meno 1860). Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio [...] che S. ebbe a Weimar con Goethe, di cui accolse la teoria dei colori); Über den Willen in der Natur (1836); Die beiden kantiana, S. concepisce la realtà, in quanto oggetto dellaconoscenza, come insieme di rappresentazioni o apparenze. Sotto il " ...
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Filosofo tedesco (Amburgo 1891 - Los Angeles 1953), naturalizzato statunitense. Tra i maggiori esponenti del neopositivismo, nell'ambito dell'analisi critica dei metodi e dei risultati dellaconoscenza [...] altresì di notevole importanza. In tale prospettiva si occupò in particolare dei problemi suscitati dalla teoriadella relatività circa la geometria più adatta a rappresentare lo spazio fisico, sostenendo la presenza sia di elementi convenzionali ...
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Filosofo, saggista e poeta spagnolo di lingua inglese (Madrid 1863 - Roma 1952). Dal 1872 visse negli USA, pur conservando la cittadinanza spagnola; nel 1889 si laureò alla Harvard University, dove poi [...] del mondo esterno. Se va riconosciuto che la nostra conoscenzadella realtà non può essere altro che simbolica e rappresentativa e dualismo di esistenza ed essenza, in una teoriadella soggettività trascendentale, che esalta la pura contemplazione ...
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Filosofo (Berlino 1882 - Vienna 1936). Si addottorò con M. Planck a Berlino nel 1904. Insegnò poi nelle univ. di Rostock (1911-17) e di Kiel (1921) e nel 1922 ottenne la cattedra di filosofia delle scienze [...] e il costante rimando delleteorie scientifiche a una fase empirica. Successivamente, nella sua Allgemeine Erkenntnislehre (1918), S. estendeva la sua critica all'intero ambito dellaconoscenza; sottolineando l'esaustività della distinzione tra ...
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Filosofo scozzese (Strachan, Scozia, 1710 - Glasgow 1796), è considerato il fondatore della cosiddetta "scuola scozzese del senso comune", che ha esercitato la sua influenza, oltre che in Inghilterra, [...] ) e successivamente nell'univ. di Glasgow (1764-81). Nel corso dei suoi studi R. sviluppò una critica radicale delleteoriedellaconoscenza precedenti, sia di tipo lockiano, berkeleiano e humiano, sia di tipo cartesiano, rifiutando in modo deciso le ...
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Fagioli, Massimo. – Neuropsichiatra e psicoterapeuta italiano (Monte Giberto, Ascoli, 1931 - Roma 2017). Laureatosi all’Università di Roma in Medicina e chirurgia nel 1956 e specializzatosi a Modena in [...] per le sue idee radicali e le aperte posizioni antifreudiane, ha elaborato la cosiddetta teoriadella nascita, già compiutamente esposta nel saggio Istinto di morte e conoscenza (1972) e sviluppata nei successivi La marionetta e il burattino (1974 ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
conoscenza
conoscènza (ant. cognoscènza o cognoscènzia e canoscènza) s. f. [dal lat. tardo cognoscentia, der. di cognoscĕre «conoscere»]. – 1. a. L’atto del conoscere una persona, dell’apprendere una cosa: sono lieto di fare la vostra c.;...