società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] delle s. controllate; la responsabilità non sussiste se il danno risulta mancante alla luce del risultato complessivo (teoria di valutazioni estimative che, singolarmente considerate, differiscono in misura non superiore al 10% da quella corretta. Si ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] rappresenta il grado di occupazione della nicchia della specie i da parte di un individuo della specie j, misurando quanti individui di tipo i differenze finite, stocastiche; teoriadelle probabilità, teoria dei giochi, teoria dei sistemi ecc. Nei ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] contenuto in un recipiente a pareti sottili; si misura il numero degli elettroni deviati in una certa direzione fornisce l’ordinario differenziale totale.
Tutto lo sviluppo dellateoriadelle f. differenziali esterne, e la relativa classificazione ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] la comunicazione, ma con il contenuto della comunicazione, e divenendo così una grandezza misurabile; dei problemi relativi a questa grandezza si occupa la teoriadell’i. che, come teoria statistica della comunicazione, è nata dalle indagini compiute ...
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Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] la littérature (1890).
Il Novecento
La prima sistematica negazione dellateoria dei g. si profila nell’estetica del Novecento, in lingue indigene dell’America, dell’Asia e dell’Africa (e soprattutto il gruppo bantu o, sebbene in misura più limitata ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] stesse cose’.
Il contributo di C.S. Peirce
Una più completa teoria dei s. si deve a C.S. Peirce. Sulla base dei imprimeva il sigillo sui pesi e le misure.
Religione
S. della croce Il gesto, riproducente la figura della croce su cui morì Gesù Cristo, ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] e l’armonia, e l’i. con la mancanza di misura e di determinazione. Aristotele considera l’i. come una f(x), g(x) che siano due i. simultanei per x→x0, sono dette i. dello stesso ordine se il loro rapporto, per x→x0, tende a un limite finito e diverso ...
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Critico letterario, filosofo e uomo politico italiano (Morra Irpina 1817 - Napoli 1883). Massimo esponente italiano della critica romantica, formulò le sue originali teorie partendo dal concetto hegeliano [...] . nel 1926 da B. Croce con il titolo di Teoria e storia della letteratura). Partecipò poi attivamente ai moti del '48, nella , dapprima testimoniato dall'ammirazione per la manzoniana "misuradell'ideale", poi dall'adesione al verismo zoliano. ...
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La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un [...] misurati.
Linguistica
Categoria fondamentale, insieme al tempo e all’aspetto, della flessione maggiore (con terza maggiore) e il m. minore (con terza minore).
Nella teoria medievale del mensuralismo il termine m. (o modus) indicava il rapporto tra ...
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Filosofo e logico inglese (Cambridge 1903 - ivi 1930). Prof. all'università di Cambridge, conosciuto soprattutto per la sua analisi critica dei Principia mathematica di B. Russell e A. N. Whitehead, R. [...] le stesse conseguenze osservative del sistema di assiomi di partenza. Delineò anche una teoriadelle probabilità di tipo «soggettivistico», intesa a fornire una misura del grado di «credenza parziale». Si interessò anche al calcolo combinatorio: un ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...