Il processo o l’atto mediante cui i beni economici sono utilizzati e, nel caso di beni materiali, integralmente o parzialmente distrutti per appagare un bisogno ( c. di godimento) o per produrre nuovi [...] e reddito. Secondo J.M. Keynes, che fondò la sua teoriadella disoccupazione su questa relazione, la propensione marginale al c. può Gli indici di c. sono numeri indici (➔ numero), che misurano le variazioni nel c. di singoli beni o di gruppi di ...
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I mezzi (patrimonio, reddito, credito) di cui si dispone per raggiungere i propri fini e, più specificamente e comunemente, i mezzi (beni in natura, servizi personali e soprattutto denaro) di cui dispongono [...] nel 1844 pose i fondamenti dellateoriadell’utilità marginale e introdusse il concetto della perdita netta non compensata ( ministri finanziari (Ecofin), si sostanzia nella valutazione dellemisure strutturali (che influiscono sulla f. pubblica ...
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Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere [...] stesso, dal lato della domanda, anche se finanziato con mezzi aggiuntivi di pagamento, a costituire il presupposto per l’aumento del reddito e quindi del risparmio. Nella teoria degli investimenti, l’efficienza marginale del c. misura il saggio di ...
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L’equivalente in unità monetarie di una unità di bene o servizio; più in generale, valore di scambio di un bene in termini di qualsiasi altro bene.
Secondo la definizione recepita dal diritto privato, [...] calcola per vari motivi, per es. per misurare lo scarto del p. di mercato dal teoria del p. è connessa a tre altre teorie: alla teoria del comportamento dei compratori, o teoriadella domanda, alla teoria del comportamento dei venditori, o teoriadell ...
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Diritto
Diritto civile
Modo di acquisto della proprietà a titolo originario (art. 923 e s. c.c.). Consiste nella materiale apprensione di una cosa mobile che non sia di proprietà di alcun soggetto (cosiddetta [...] La scuola classica non aveva mai elaborato una vera teoriadell’o. ma, trattando del salario, era giunta attribuito dal d. legisl. 276/2003 al contratto di apprendistato. Ulteriori misure sono state introdotte, in questa materia, dal d.l. 185 /2008 ...
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utilità Nel linguaggio economico, il piacere che procura o può procurare a un soggetto un dato bene o servizio in quanto da lui ritenuto idoneo ad appagare un suo bisogno presente o futuro. L’u. è, quindi, [...] in tal modo le premesse per l’elaborazione di una compiuta teoriadella domanda del consumatore, in quanto l’u. di una merce della suddetta azione sul benessere della collettività. A.C. Pigou (1912) cercò di aggirare il problema dellamisuradell’u ...
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Economista (Torino 1898 - Cambridge, Inghilterra, 1983), prof. nelle univ. di Perugia (1923) e Cagliari (1925-38), e dal 1939 al Trinity College di Cambridge; socio nazionale dei Lincei (1965). Con l'ormai [...] così in una critica decisiva alla concezione del capitale inteso come quantità misurabile su cui si basa la teoria marginalista del saggio di profitto. Con M. Dobb curò l'ed. critica dell'opera di D. Ricardo The works and correspondence of D. R. (10 ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] ai due principi della conservazione e della degradazione dell’energia. La teoriadella relatività (➔) ha messo per la sua bassissima densità (stimata pari a circa 10−9 J/m3) misurabile direttamente, tale e. è chiamata e. oscura.
E. potenziale
L’e. ...
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Biologia
Insieme dei cambiamenti che si verificano in un organismo sia animale sia vegetale a partire dall’inizio della sua esistenza. Nel corso dello sviluppo i tessuti e gli organi aumentano di dimensioni, [...] capitalistico.
Harrod
Dopo Marx, e per oltre un cinquantennio, la teoriadello sviluppo segna una stasi, con la sola eccezione del contributo socioeconomici.
Il PIL pro capite dà una misuradelle condizioni di sviluppo di un paese (parametri ...
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Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] un dato insieme?; c) come rapporti tra grandezza della stessa specie, ossia come misura di una grandezza rispetto a un’altra. I n n. intero che permettono di svolgere la teoriadella divisibilità (massimo comun divisore, minimo comune multiplo ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...