Astronomo, matematico e geografo (n. 100 d. C. circa - m. dopo il 170), vissuto ad Alessandria. Della sua vita conosciamo soltanto quello che si può ricavare dalle sue opere. La sua opera principale è [...] necessarî alle osservazioni celesti ed espone le teorie astronomiche del tempo, basandosi principalmente sulle il centro dell'eccentrico, C quello dell'epiciclo) introducendo in essi ulteriori elementi che li rendevano ancora più complessi. Tra questi ...
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Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] teoria, in vista della massima intensità espressiva nella più ridotta semplicità dei mezzi. Servire l'espressione del testo (dell'"oratione" com'egli diceva), valendosi per questo delladell'arte musicale un capolavoro, specie per la complessità di ...
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Fisico tedesco (Würzburg 1901 - Monaco di Baviera 1976). Iniziò i suoi studi a Monaco sotto la guida di maestri come A. Sommerfeld e W. Wien. Decisivi per la sua maturazione scientifica furono, tra il [...] effetto Zeeman anomalo. Le difficoltà incontrate dalla teoria di Bohr nel proporre uno schema interpretativo di validità generale, applicabile quindi anche allo studio degli elementi più complessidell'idrogeno, i limiti sempre più evidenti ...
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Naturalista (Montbéliard 1769 - Parigi 1832). Allievo della Accademia carolina di Stoccarda (1784-88), vi conobbe Friedrich Kielmeyer. Entrato in seguito in contatto con É. Geoffroy Saint-Hilaire, fu da [...] modello di C. è quello della fisica generale, egli resta consapevole che, data la complessità del proprio oggetto, l'anatomia può essere considerato l'iniziatore; infine espone la teoriadelle rivoluzioni geologiche con la quale respinge l'ipotesi ...
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Architetto (Richland Center, Wisconsin, 1867 - Phoenix, Arizona, 1959). Dopo aver studiato ingegneria per due anni all'università del Wisconsin, nel 1887 si trasferì a Chicago dove iniziò la collaborazione [...] H. D. Thoreau; N. Hawthorne) e alla teoria sociologica della leisure class di T. B. Veblen. Inclinazioni che, di questo maestro dell'architettura moderna. Tornato negli S.U.A. costruì per sé e per la sua famiglia il complesso noto come Taliesin ...
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Fisiologo (Saint-Julien 1813 - Parigi 1878). Nato da famiglia di modesti agricoltori, frequentò scuole religiose a indirizzo prevalentemente umanistico. Diciannovenne lavorò come apprendista in una farmacia; [...] sull'affermazione sia del determinismo come condizione oggettiva di esistenza dei fenomeni della vita, sia della loro creatività e complessità: la teoria di B. dell'"ambiente interno" pone in luce come dietro all'apparente spontaneità degli organismi ...
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Critico letterario e poeta italiano (Torino 1929 - ivi 2017). Prof. di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea nell'univ. di Torino, si è distinto per una intensa operosità di studioso, [...] del Novecento, 2003; La teoria e le interpretazioni, 2005; Il potere alle donne, 2011; L'ultimo cuore del Novecento. Paesaggi per la poesia, 2012. Alla finezza delle analisi del critico corrisponde la complessità, talvolta impervia, di una poesia ...
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Fisico e matematico inglese (Bristol 1902 - Tallahassee, Florida, 1984), premio Nobel per la fisica nel 1933. Diplomato in ingegneria elettrica, virò poi i suoi interessi verso la scienza fondamentale. [...] e di teoria dei quanti, e dal 1932 vi cominciò a insegnare matematica. Dai suoi studi ingegneristici iniziali acquisì un approccio pragmatico alla soluzione dei problemi fisici: secondo D., infatti, la complessità dei fenomeni della natura dev ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] (cfr. Opere), unica edizione critica complessivadelle lettere dantesche; un'edizione foto-tipica è 51. Sulla data di composizione della Divina Commedia, E. G. Parodi, La data della composizione e le teorie politiche dell'Inferno e del Purgatorio, in ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] 'edificio organizzativo e disciplinare della Chiesa postridentina, che A. sentì in tutta la sua complessità.
Ad A. pontefice facti la teoria del "silenzio rispettoso", cioè di un'ubbidienza puramente disciplinare ed esteriore alla condanna della S. ...
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complessita
complessità s. f. [der. di complesso1]. – 1. L’esser complesso (nelle varie accezioni dei sign. 1 e 2 di quest’agg.): c. di una questione, di un ragionamento, di una costruzione teorica; c. di un atto giuridico; esaminare una situazione...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...