L'Ottocento: biologia. La morfologia trascendentale in Gran Bretagna
Janet Browne
La morfologia trascendentale in Gran Bretagna
L'arco di tempo che va dal 1800 al 1860 è indicato nella storia della [...] parte di Cuvier e dellateoriadell'irriducibilità dei tipi fondamentali. L'esistenza di questi tipi, sosteneva, prova l'esistenza di Dio Più importante come fonte d'ispirazione per Owen potrebbe essere stato Joseph H. Green (1791-1863) con le sue ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Denis Diderot è il padre del grandioso lavoro enciclopedico, che unisce tutti i grandi [...] ! non è nulla; che cosa volete fare? State qui... – La guardai con occhio ebete, incerta dell’oggetto. Diderot, infatti, per collegare bellezza e natura, parla di “teoria verità diragione e verità di fatto ha reso possibile una metafisica delle cose ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Toniolo
Vera Negri Zamagni
Toniolo fu il maggiore esponente italiano della scuola etico-cristiana, che vedeva l’iniziativa economica dei singoli ordinata al bene comune attraverso istituzioni [...] tecnica e al municipalismo), che vedeva destinate a rompere il centralismo burocratico delloStato nazionale.
Di particolare interesse la posizione di Toniolo sul contratto di lavoro, che non veniva in sé criticato, ma doveva essere opportunamente ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] civile di origine divina Di conseguenza lo Stato pagano è "creatore", quello cristiano è "conservatore del diritto": il diritto dell'individuo consacrato dalla religione, che lo Stato non può manomettere "senza oltraggio della sua stessa ragion d ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] ., la tematica dell’u. ha perso di pregnanza negli indirizzi filosofici attuali, in partic. nell’ambito della filosofia analitica, in ragionedi un approccio sostanzialmente convergente con le acquisizioni dell’empirismo moderno di Locke e di Hume. ...
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MONTEMARTINI, Giovanni
Marco De Nicolò
MONTEMARTINI, Giovanni. – Fratello di Clemente e di Gabriele Luigi, nacque a Montù Beccaria (in provincia di Pavia), il 19 febbraio 1867, da Pietro e da Angela [...] classe lavoratrice, Montemartini fu eletto nel consiglio della Società Umanitaria di Milano nel dicembre 1901. L’Umanitaria, fondata nel 1893 e sciolta nel maggio 1898 per ragionidi ordine pubblico, era stata riaperta proprio in quell’anno in un ...
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Brandolini, Aurelio Lippo
Francesco Bausi
Nato a Firenze nel 1454 circa, visse in prevalenza a Napoli e a Roma prima di recarsi in Ungheria nel 1489-90; fece quindi ritorno nella sua città, dove fu [...] di B. al libro VI delle storie di Polibio, donde egli direttamente ricava la teoriadella successione ciclica delle varie forme di è stato a ragione definito «di gran lunga il più interessante scrittore di politica umanistico prima di Machiavelli ...
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LEONE, Enrico
Daniele D'Alterio
Nacque a Pietramelara, in Terra di Lavoro, l'11 luglio 1875 da Pietro e Marianna di Muccio. Stabilitosi fin dal 1886 a Napoli, dove i genitori gestivano una modesta locanda, [...] come, in un "sistema" siffatto, trovi ragion d'essere una svalutazione radicale del partito politico Teoriadella politica, Torino 1931.
Fonti e Bibl.: Roma, Arch. centrale delloStato, Casellario politico centrale, ad nomen; Arch. diStatodi ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] una forma di soteriologia senza cristologia. Per questa ragione il M. annoverava Marx tra gli "abitatori eretici" dell'area ebraico-cristiana, perché voleva occupare con la religione "dell'aldiqua" il posto che era statodella "religione dell'aldilà ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La diffusione della cultura Tardo Uruk
Gian Maria Di Nocera
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook[1]
Il fenomeno “coloniale”
Nella seconda metà del IV millennio [...] espansione Uruk in un territorio geograficamente così vasto, è stato oggetto di un ampio dibattito tra gli studiosi. Per lungo tempo delle aree pedemontane e degli altopiani. Al di là delle singole interpretazioni, è probabile che le ragionidell’ ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...