Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] delle diverse burocrazie preunitarie. Accese reazioni contro questa evoluzione si ebbero a più riprese nel corso dell , Elisabetta (2000), Manuale di comunicazione istituzionale. Teoria e applicazioni per aziende e amministrazioni pubbliche, Roma ...
Leggi Tutto
Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] , che consentono di seguire via via l’evoluzione testuale e linguistica dell’autore. Gli Asolani sono attestati da una l’«elezione» e la «disposizione delle voci» (II, 4-8) in funzione della materia, secondo la teoria, classica e medievale, dei tre ...
Leggi Tutto
Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] e stile, che può trasformarsi e ampliarsi in relazione all’evoluzione dei tempi e al progresso (Parte III, XIX). I studii origine, progressu, vicibus, pretio; la teoria illuministica dell’origine naturale, meccanica, del linguaggio era stata ...
Leggi Tutto
Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] escludere un’interpretazione strettamente cortigiana (➔ cortigiana, lingua) dellateoria di Castiglione, lascia invece trasparire l’ipotesi di e ideologiche dell’opera, e di pari passo all’evoluzione riscontrabile nell’uso scrittorio dell’epistolario, ...
Leggi Tutto
Aleramo, Sibilla & Campana, Dino (2000), Un viaggio chiamato amore. Lettere 1916-1918, a cura di B. Conti, Milano, Feltrinelli.
Asor Rosa, Alberto (2002), L’alba di un mondo nuovo, Torino, Einaudi.
Bachelard, [...] (a cura di) (2002), Manuale dell’italiano professionale. Teoria e didattica, Bologna, Zanichelli.
Castellani Pollidori Cortelazzo, Michele A. (2007b), Evoluzionedella lingua, percezione del cambiamento, staticità della norma, in Lingua scuola e ...
Leggi Tutto
L’inquadramento e la descrizione del linguaggio economico (o, meglio, della lingua dell’economia e della finanza; Dardano 1998: 65-69; Rainer 2006: 2148-2149) come linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) [...] è l’esito di una particolare evoluzione economico-commerciale e della correlativa maturazione di uno specifico linguaggio, per un verso prosegue il contributo italiano alla lingua e alla teoria economica, per l’altro, a partire dagli anni Settanta si ...
Leggi Tutto
AVOLIO, Corrado
Giorgio Piccitto
Nacque il 16 febbr. 1843 a Siracusa, dove il padre Corrado, netino, si trovava come ufficiale medico. A Noto, dove la famiglia poco dopo era ritornata, ricevette educazione [...] siciliano la teoria del sostrato, e resta l'importanza dell'affermazione teorica della possibilità, anzi della necessità, di coscienza dei modi in cui concretamente si attua l'evoluzione linguistica, colta sovente e descritta nel momento stesso del ...
Leggi Tutto
Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] ); il secondo, diffuso soprattutto in Italia meridionale e in alcune zone dell’Italia settentrionale, ha avuto negli ultimi anni una interessante evoluzione semantica. Accanto agli esiti tradizionali (campanaro, zampognaro, vaccaro), su influsso del ...
Leggi Tutto
Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] di fusione (shmeltssprakh), lo y. nel corso della sua evoluzione ha assimilato e trasformato in modo originale elementi germanici hanno indicato delle affinità con vari dialetti tedeschi medievali. È posteriore e controversa la teoria secondo cui ...
Leggi Tutto
Il complesso dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono una lingua, o una parte di essa, o la lingua di uno scrittore, di una scuola, o di un qualsiasi parlante. Anche, l’insieme dei vocaboli comuni [...] in un determinato momento o periodo della sua storia, sia a documentare l’evoluzione e le trasformazioni attraverso i tempi quando sorse la linguistica moderna e con essa una teoriadella lessicografia in senso scientifico; tra le opere più ...
Leggi Tutto
evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...