DE GIAXA (De Giasca), Vincenzo
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Nato a Zara il 17 luglio 1848 da Girolamo e Vincenza Bettini, si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Vienna nel 1870.
Nominato protomedico di Trieste, [...] Casagrandi, Torino 1927, pp. 1-119. La teoriadell'autointossicazione da lui sostenuta, pur se non confermata dalle I, p. 498. Per le notizie riguardanti l'evoluzionedelle conoscenze sull'etiopatogenesi della pellagra, cfr. Enc. medica ital., 2 ed., ...
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FERRO, Marco
Paolo Preto
Nacque a Padova il 9 apr. 1750 da Vincenzo. Studiò nel locale seminario e successivamente all'università, dove si laureò in legge; esercitò sin da giovane con grande successo [...] tratti di delineare la celebre teoriadell'influenza del clima sul carattere, i costumi e le leggi delle nazioni sia di denunziare i le mosse dal diritto naturale per tracciare l'evoluzione del "diritto delle genti", "usi stabiliti tra gli uomini nel ...
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Storico dell'arte tedesco (Andernach 1935 - Berlino 2023). Formatosi ad Amburgo, ha insegnato all'Università di Heidelberg (1969), alla Harvard University (1970, 1973), all'Università di Monaco (dal 1980); [...] emerito, già prof. dal 1992 di storia dell'arte e teoria dei media presso la Staatliche Hochschule für Gestaltung trad. it. 1986) B. esamina la funzione e l'evoluzionedell'immagine religiosa a Bisanzio e in Occidente; tali ricerche trovano un ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] problemi soggetti a una continua evoluzione. Nei dialoghi giovanili, o del metodo dialettico come "divisione" (διαίρεσις) dei generi e delle specie e in essi di ciò che vi è di identico queste sono costruite sulla teoria dei "principî", allora il ...
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Retore latino (n. Calahorra 35-40 d. C. - m. forse intorno al 96). Originario della Spagna, Q. fu il primo retore stipendiato dallo Stato, un altissimo onore cui si aggiunse in seguito il conferimento [...] Falereo, dell'oratoria dalla realtà, e riconosceva la necessità di una evoluzionedell'eloquenza, teoria s'intreccia con la pratica e la formazione dello spirito non ha importanza minore di quella della mente e della facoltà oratoria. Il compito dell ...
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Linguista statunitense (n. Filadelfia 1928). Fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, le cui ripercussioni sono state profonde non solo nella linguistica, ma anche nella psicologia e nella [...] binding (1981) Ch. ha apportato sostanziali modifiche alla teoria standard estesa: la grammatica non aspira più a spiegare problema della scomparsa della democrazia, arriva a determinare le cause di tale deriva; la raccolta di saggi sull'evoluzione ...
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Economista inglese (Londra 1772 - Gatcomb Park, Gloucestershire, 1823) di famiglia ebrea, convertito al cristianesimo. Considerato uno dei massimi esponenti della scuola classica, i suoi studi sulla svalutazione [...] logica e l'aderenza al nucleo essenziale dei fenomeni dellateoria quantitativa della moneta, cui si ricollega il teorema delle ripartizioni e dei metalli preziosi, nonostante l'evoluzionedella realtà economica abbia indotto a integrare e rivedere l ...
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Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto [...] svalutazione del p. e quindi nel Fedone alla teoriadella necessaria liberazione dell’anima dalla corporeità del piacere. Per Aristotele principio di realtà, visto ora come sviluppo ed evoluzione del principio del p., ora come principio regolatore ...
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Geologo e paleontologo francese (Sarcenat, Puy-de-Dôme, 1881 - New York 1955). Gesuita (dal 1899), tentò di mostrare il sostanziale accordo tra i dati della fede cattolica e la teoria evoluzionistica. [...] di una concezione integralmente evoluzionistica mostrandone l'accordo profondo con i dati della fede cristiano-cattolica. Da una materia originaria l'evoluzione si svolge, attraverso processi di condensazione, fino ai più complessi livelli organici ...
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Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante [...] tenta di superare il concetto di "tensione" della durata e una originale teoriadella memoria. Nell'Évolution créatrice (1907) la durata verrà vista come "la stoffa stessa della realtà" e l'evoluzione spiegata nei termini di un principio semplice, lo ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...