Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] dover giungere alla determinazione obiettiva di quei criterî di valore, che appaiono presupposti da ogni giudizio e azione. 'inventore del concetto, dell'induzione e della definizione: e non già per il fatto che egli, in sede di teoria della logica ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] ’i. è che ϑ assuma un valore ϑ0 (i. semplice) o appartenga a un insieme (i. composta). La teoria è stata sviluppata secondo varie impostazioni. , rispettivamente, ϕ(x) e 1−ϕ(x). La scelta del test migliore o più potente si fa fissando un livello di ...
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Diritto
C. del negozio giuridico Intesa da alcuni in senso soggettivo come l’ultimo motivo determinante della volizione negoziale, viene rappresentata oggi dalla dottrina prevalente quale la ragione e [...] da D. Hume. Contro questo I. Kant rivendicò il valore della causalità come categoria fondamentale dell’intelletto, che pensando la seconda metà del 20° sec. sia per gli sviluppi della concezione neoempiristica sia per le teorie alternative che ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] proposto la ‘teoria della selezione di gruppi di neuroni’, che ha poi esemplificato negli automi della serie Darwin. In questi automi, l’organizzazione del sistema è limitata all’origine da regole innate generali (o valori) introdotte dal progettista ...
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Branca della filosofia che, tradizionalmente, mira a individuare la natura ultima e assoluta della realtà al di là delle sue determinazioni relative, oggetto delle scienze particolari.
Origine e impiego [...] altro, senza alcuna allusione al reciproco rapporto di valoredel loro contenuto. Solo dal carattere intrinseco che la definisce, nella fase più matura della sua evoluzione, come teoria dell’‘ente in quanto ente’, cioè della realtà considerata in ...
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Diritto
C. e qualifiche professionali Sistema di classificazione volto a identificare e raggruppare i vari profili professionali, in modo da delineare il regime giuridico ed economico cui è sottoposto [...] , anche ai fini del corretto rispetto da parte del lavoratore delle direttive a , pur potendo alterarne il valore di verità. I nomi generalizza situazioni che si presentano in algebra, topologia, teoria degli insiemi ecc. Una c. è data quando ...
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Filosofo e politico (n. Occam, Surrey, fine sec. 13° - m. 1349 o 1350). Entrato nell'ordine francescano, studiò a Oxford, dove nel 1319 era professore. In questo periodo si occupò particolarmente di problemi [...] hanno le loro corrispondenze nella teologia: cade il valore delle tradizionali prove dell'esistenza di Dio; neppure tradizionale: in lui ritroviamo la teoria dell'impetus (che nega la dottrina aristotelica del movimento dei proiettili come mossi dall ...
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Stato di coscienza in quanto sia avvertito come prodotto da uno stimolo esterno o interno al soggetto. filosofia L’interpretazione della natura della s. costituisce uno dei temi principali della teoria [...] provenienti dall’esterno; da questo punto di vista, compito della teoria della conoscenza sarebbe quello di spiegare in che modo da percettivi e sul loro valore adattivo nei confronti dell’ambiente, e con l’avvento del behaviorismo, che allargava lo ...
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Fisico, matematico e filosofo francese (Parigi 1717 - ivi 1783). Amico di Voltaire e Diderot, collaborò all'Enciclopedia, di cui redasse il Discorso preliminare (1751), vero e proprio sommario dell'enciclopedismo [...] d'A. dà un valore esclusivamente pratico alla religione, la quale è fatta per regolare i costumi del popolo ma non per teoria delle equazioni alle derivate parziali del primo e secondo ordine. Assegnò per la legge della resistenza del mezzo ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] Io, così inteso, assume il valore di un principio primo incondizionato dell . Freud il concetto di io è ancorato alla dinamica del fatto psichico. L’Io è un’area o un Si deve ad A. Freud lo sviluppo della teoria dei meccanismi di difesa, in cui l’Io è ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...