BUONAFEDE, Appiano (al secolo, Tito Benvenuto)
Giambattista Salinari
Nacque a Comacchio il 4 genn. 1716 da Fausto, appartenente a famiglia patrizia, e da Nicolina Cinti. Fece i primi studi nella città [...] letteraria, 15 giugno 1764), il quale ne negava ogni reale valore, giudicandola priva di vis comica, di quella qualità, cioè nell'ambito della teoria giusnaturalistica cristiana riecheggiano temi propri del pensiero più avanzato del tempo, come nel ...
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eresia
Il termine (dal gr. airesis, il cui significato originario era «presa, scelta, elezione, inclinazione, proposta») designa la negazione di alcuni dogmi o verità di fede insegnati dalla Chiesa. [...] tutte le prescrizioni legali del giudaismo, ma anche alcuni concetti fondamentali sul valore dell’Antica Legge, 15°, intanto, raggiunsero il loro maggiore sviluppo le cosiddette teorie conciliari, le quali, per quanto combattute e condannate, insieme ...
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calvinismo
Complesso delle dottrine teologiche formulate da G. Calvino; l’organizzazione ecclesiastica a esse conforme (presbiterianesimo); in senso esteso, l’insieme delle confessioni cristiane che [...] degli eletti, ma ciò non toglie valore all’organizzazione delle singole Chiese locali. L e ribadì la teoria dell’ispirazione letterale assoluta c. non riuscì a penetrare, con l’unica eccezione del passaggio al c. dei valdesi. A partire dal 1559 ...
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sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso.
Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono [...] , non fornisce una spiegazione sufficiente e completa del fenomeno. Per questo, una teoria della s. che voglia essere il più intesa sia nei suoi aspetti biologici (come per il valore religioso o magico conferito all’atto sessuale, agli organi ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] affermata, specie con la scuola storico-culturale, la teoria della diffusione, che tende a spiegare storicamente i ’occhio mortale. Di qui il valore simbolico del mito, che si connette con il suo valore estetico.
Nella filosofia contemporanea si è ...
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(o Port-Royal-des-Champs) Monastero della regione parigina nella valle della Chevreuse, fondato nel 1204 da Matilde di Garlanda, secondo il desiderio di suo marito Matteo de Montmorency-Marly. Popolato [...] gli autori, e di far leggere opere che per il loro valore intrinseco fossero adatte a formare il giudizio. Grammatica di P. è la dottrina del metodo, specialmente per ciò che concerne le discipline storiche. Importante la teoria delle definizioni ...
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d' Teologo sassone (n. in Sassonia 805 circa - m. 868 circa). Sostenitore della teoria della doppia predestinazione, secondo la quale buoni e cattivi sono destinati nella prescienza divina alla salvezza [...] Rabano Mauro; passato a Orbais, si legò di amicizia con Ratramno, del quale ascoltò le lezioni a Corbie). Ordinato sacerdote ( 835-40), si partiti si trovavano d'accordo: definì il valore universale del sacrificio di Cristo precisando, d'altro lato, ...
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Indirizzo di studi che, ponendosi il problema del sorgere e del configurarsi delle immagini divine e mitologiche al di fuori del razionale conseguimento dell’idea di Dio, fa risalire questa all’esperienza [...] semplice indagine sull’origine della nozione di divinità; in età moderna, con la teoria di G.B. Vico sull’origine delle figure degli esseri supremi come personificazione ‘fantastica’ del cielo per carenza di pensiero causale, si ha una prefigurazione ...
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Nome umanistico del riformatore e teologo A. Hosemann (Gunzenhausen, Norimberga, 1498 - Königsberg 1552). O. è noto soprattutto per essere stato l'autore della premessa anonima alla prima edizione del [...] la teoriadel De revolutionibus orbium coelestium (1543), premettendovi una lettera Ad lectorem anonima e quindi creduta dello stesso Copernico, nella quale l'ipotesi eliocentrica veniva presentata come semplice accorgimento matematico, senza valore ...
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Filologo classico e storico delle religioni (Weilburg 1834 - Bonn 1905), prof. nelle univ. di Berna (1861-63), Greifswald (1863-66), Bonn (dal 1866); è stato una delle grandi figure della storia delle [...] dio personale, teoria inficiata dai pregiudizî evoluzionistici e linguistici dell'epoca, possa considerarsi superata, la coerenza del metodo, la ricchezza dei problemi e delle informazioni assicurano alle sue opere interesse e valore tuttora attuali ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...