Matematico danese (Copenaghen 1887 - ivi 1951), fratello del fisico Niels, prof. all'univ. di Copenaghen dal 1930. Analista di grande valore, può considerarsi l'ideatore della teoria delle funzioni quasi-periodiche. ...
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Algebra moderna. - L'"algebra moderna", che meglio si potrebbe chiamare "algebra astratta" o "algebra generale", si è sviluppata soprattutto negli ultimi venticinque anni dal connubio dell'algebra classica [...] vien detta comunemente il "prodotto" del gruppo. L'intera teoria dei gruppi costituisce così un capitolo ideale bilatero in cui p non entra come fattore primo; ρ dicesi il p-valore di a, in simboli ρ = ∣a∣p; la valutazione così introdotta gode ...
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TOPOLOGIA (v. analysis situs, I, p. 87; topologia astratta, App. II, 11, p. 1004; topologia, App. III, 11, p. 960)
Santuzza Baldassarri Ghezzo
La t. oggi è una delle discipline fondamentali della matematica; [...] 0 f ≃ idX. I funtori invarianti per omotopia prendono lo stesso valore su spazi dello stesso tipo di omotopia, nel senso che trasformano del calcolo dei gruppi di omotopia; importanti per questo, come anche per l'assiomatizzazione della teoria ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] tutti gli epimorfismi in A). Si ha una teoria di ε−satelliti (ε sinistra) d'un ideali primi non nulli sono massimali, è una classe del tipo α; e perciò se A è un anello è lpD(A)=liD(A), e questo valore comune si chiama la dimensione globale sinistra, ...
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GRUPPO (XVII, p. 1012; App. II, 1, p. 1096; III, 1, p. 795)
Guido Zappa
Negli ultimi decenni, la teoria dei g. ha compiuto progressi molto considerevoli. Ci limiteremo qui ai più significativi.
Gruppi [...] componente di gh in Gi è gihi). La teoria delle varietà di g. è stata sviluppata anche G/N è in ℱ; 2) Se N1, N2 sono sottogruppi normali del g. G, e se G/N1, G/N2 sono in ℱ, anche G definita e analitica, assume il valore Lfx; ove si ponga fx ...
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ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] qualsiasi valore della variabile indipendente che faccia prendere alla funzione il valore zero.
Origine del vocabolo e del ≠ 0 nella risoluzione dei problemi denota imposibilità; e nella teoria dei limiti (v. limite) è considerato come segno di ...
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Finito
Antonio Machì
(XV, p. 399)
Matematica del finito
Diversi filoni della ricerca matematica che mostrano particolare vitalità si possono ricondurre all'interesse per i problemi del finito. L'analisi [...] per l'ordine del gruppo di automorfismi: |A|#84(g21) (il numero 84 dipende dal fatto che il massimo valore minore di 1 ; il concetto di gruppo semplice è l'equivalente nella teoria dei gruppi di quello di numero primo nell'aritmetica.Una ...
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Alla parola affidabilità vengono di norma attribuiti tre diversi significati. Il primo è quello di caratteristica di un'unità tecnologica (sistema o componente) di possedere e conservare nel tempo le qualità [...] del controllo dei guasti, quali eventi per natura non prevedibili deterministicamente. Di conseguenza la teoria : se il valore medio dei tempi di guasto, conteggiati dall'origine, è significativamente minore della metà del tempo massimo osservato ...
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L'a. n. è una branca della matematica che si occupa di individuare, analizzare e implementare algoritmi per la risoluzione approssimata di problemi matematici in genere, che possono scaturire da pure speculazioni, [...] Quello trattato precedentemente è un caso particolare del problema più generale di trovare i valori incogniti x per i quali una data tecniche più sofisticate confluisce nei vasti capitoli della teoria dell'approssimazione e dell'analisi funzionale. In ...
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L'evoluzione temporale dei sistemi - in particolare di quelli deterministici, cioè tali che la conoscenza del sistema a un dato istante ne determina tutta l'evoluzione futura - è stata negli ultimi decenni [...] pressione, ma anche, a seconda del contesto, concentrazioni, densità di una popolazione, valori di un titolo azionario, e così in questi problemi non è dunque un'astratta complicazione della teoria ma è una richiesta naturale. Nel 1979 M.R. Herman ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...