La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] la frequenza di elementi ad alto valore intonazionale come il ➔ vocativo in cui molto spesso la rarefazione del linguaggio è pari all’inusualità del tema e della trama; e vi 147-159.
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La ...
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Si definiscono dialettismi (o dialettalismi) parole (ma anche locuzioni, forme e costrutti) di origine dialettale inseriti in contesti di italiano. I dialettismi più numerosi (e più studiati) riguardano [...] diatopica: basti citare settentrionalismi come un attimino con valore avverbiale e piuttosto che nel senso di « Mulino.
Canepari, Luciano (1990), Teoria e prassi dell’italiano regionale. A proposito del ‘Profilo della lingua italiana nelle regioni ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] gran parte delle teorie linguistiche (cfr. Formigari 1987) e molte delle premesse concettuali del capolavoro di Vico, pace», calco di domi nella locuzione domi bellique; relative con valore finale; finali con il dimostrativo prolettico «per ciò va ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] a è particolarmente frequente in Toscana, dove può anche non avere valore spregiativo; a Napoli risalgono dal dialetto i suffissi -illo / - ) del Vocabolario degli Accademici della Crusca, che per altro si riallacciava alla teoria cortigiana del primo ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] a sinistra (➔ dislocazioni) e ripresa da ella, pronome femminile con valore di ➔ neutro noto a testi antichi e dialetti toscani (Rohlfs 1966 (Tavoni 1984: 575), le vesti del linguista, in termini sia di teoria generale sia di analisi testuale. Sotto ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] tradizione ippocratico-galenica (pre-sperimentale, basata sulla teoria degli umori e sulla loro alterazione come non pronominali dei verbi con valore intransitivo: ammalare, originare, diffondere, evolvere.
La composizione del lessico medico (su cui ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] , ternari). Uno degli esiti più importanti per la teoria linguistica del modello logico fregeano si ebbe col concetto di valenza esso non identifica una proprietà e non può pertanto avere valore predicativo. In questo caso, il verbo essere pone un ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] esotismi, propugnava un ritorno a modelli di scrittura del Trecento. Con valore più estensivo, infine, talvolta purismo indica ogni teoria o posizione linguistica che si richiami ai valori della tradizione, e conseguentemente, nelle proprie scelte di ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] prima persona dell’indicativo attivo del verbo promettere (io ti prometto), con valore performativo e cioè costitutivo dell Marina (1989), Linguaggio, ragione, interazione. Per una teoria pragmatica degli atti linguistici, Bologna, il Mulino (nuova ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] entità eterogenee. Sono «settori», per es., l’idraulica, la teoria delle probabilità, la vulcanologia, ma anche ambiti più ampi e del relativo settore specialistico. Il ricorso a determinazioni integrative rispetto al valore semantico sistemico del ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...