Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] e del non accertabile. Queste deviazioni sono prive di qualsiasi valore. I fenomeni non sono, con buona pace di Anassagora e di Democrito, «una pallida idea degli ádēla»: sono soltanto e semplicemente fenomeni.
Realismo e antirealismo nella teoria ...
Leggi Tutto
Il neoplatonismo
Sviluppi filosofici nel pensiero pagano fra III e IV secolo
Elena Gritti
La vita di Costantino coincide con il momento in cui la filosofia greca, dominata dal neoplatonismo, conosce [...] -428.
73 Ivi, pp. 435-446. Sulla storia del termine che, dal valore di «bersaglio» a cui mira per esempio un arciere, altre dedotte da commentatori posteriori che aderivano alla sua teoria esegetica, e poi tutte ordinate sistematicamente nella scuola ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] ), era giunto soltanto più tardi alla conclusione che la teoria fisica del suo maestro necessitasse di fondamenta più solide e profonde. XVII sec., quando la novità sembrò assumere un valore positivo. L'opera più rappresentativa di questa tendenza ...
Leggi Tutto
Problemi bioetici e alternative etiche
Carlo Augusto Viano
(Dipartimento di Discipline Filosofiche, Università degli Studi di Torino, Torino, Italia)
La bioetica è il tentativo di elaborare indirizzi [...] a una nuova etica capace di garantire il rispetto dei valori umani, riorientando non soltanto la medicina, ma tutta l'attività la morale come la struttura intrinsecamente corretta del comportamento umano e la teoria etica come lo studio delle regole ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] materia e di forma; ciò portò a postulare una teoria comune della corporeità (secondo Avicenna) e l'idea di dell'aristotelismo
La Bolla del 1231 restò in vigore a lungo, ma è probabile che abbia lentamente perso di valore fino a ridursi a ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Psicologia e pneumatologia
Gary Hatfield
Psicologia e pneumatologia
La disciplina della psicologia ha assunto tale nome nel XVI sec.: il termine, [...] emotiva.
Al di là delle teorie antiche, al principio del Seicento la trattazione delle emozioni che generale valutate positivamente ed erano riconosciute l'importanza del corpo e il valore delle emozioni. Come Descartes affermò concludendo Les ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Philip van der Eijk
La storiografia delle scienze e la tradizione dossografica
Gli atteggiamenti degli scienziati antichi [...] ricollegato alla teoria e alla pratica della storiografia antica in generale.
Rappresentazioni letterarie del passato intellettuale abbandonato l'idea che questi testi possiedano un qualche valore storico come documenti relativi alla vita e alle ...
Leggi Tutto
Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] sono falliti: una legge non è generalmente altro che una relazione ipotetica del tipo 'Se A allora B'; se ne conclude che, date certe . Il fatto che le teorie funzionaliste marxiana e nietzscheana dei valori siano prese in considerazione insieme ...
Leggi Tutto
La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] significa la rottura con esso e l'affermazione dell'autonomia dell'uomo.
Rispetto dell'autonomia del paziente
La nostra società attribuisce il più alto valore possibile all'autonomia personale. La medicina ha imparato a rispettare l'autonomia ...
Leggi Tutto
FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] sul concorso del 1772 sulla teoria della luna l'accademia parigina criticò fortemente il lavoro del F.; lo tempi e ambienti in cui la attività scientifica era già un valore sostenuto socialmente. Egli indica il principale fattore di stasi della ...
Leggi Tutto
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...