DE BELLA, Antonino
Giuseppe Masi
Nacque a Nicotera (Catanzaro) il 10ag. 1850 da Francesco e da Teresa Mamone. Compiuti gli studi secondari nel locale seminario, s'iscrisse all'università di Napoli, [...] applicazione ai fenomeni morali e sociali. L'evoluzionismo e la teoriadel progresso su matrice scientifica che il D. espose nei di socialismo e difilosofia, in cui, negando ogni valore alla pretesa triunità Marx-Darwin-Spencer, smascherando il ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] VI [1913], pp. 114) in cui riconfermò anche il valore e la funzione del realismo. Nel 1916 uscì,sempre a Torino, la sua sintesi filosofica, la Teoria generale e formale delvalore come fondamento di una pedagogiafilosofica, di cui stese però solo il ...
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FRANCHINI, Raffaello
Valeria Del Vasto
Nacque a Napoli il 5 ott. 1920 da Vincenzo e da Anna Scalera. Insegnò filosofia teoretica dal 1964 presso l'università di Messina e dal 1974 alla facoltà di lettere [...] di vista della teoriadel giudizio prospettico. Il sorgere e lo svilupparsi del pensiero dialettico coincide, della cultura filosofica del '900, Messina 1992, pp. 237-254; G. Cantillo, R. F., Napoli 1992; E. Paolozzi, R. F., il valore dei dettagli, ...
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PASSERIN d’ENTRÈVES, Alessandro
Paolo Silvestri
– Nacque a Torino il 26 aprile 1902 da Ettore Passerin d’Entrèves et Courmayeur, di antica e nobile famiglia valdostana, e da Maria Gamba.
Ottenuta la [...] piccola patria”, la Valle d’Aosta, e sul valore dell’autonomismo, delle tradizioni e delle identità locali. 1985.
Opere. Tra le opere non citate nel testo: La teoriadel diritto e della politica in Inghilterra all’inizio dell’età moderna, Torino ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] per i Greci più antichi la virtù (aretè) è essenzialmente valore militare, forza, capacità di combattere con coraggio. Lo stesso un’azione come virtuosa? A questo proposito Aristotele avanza la teoriadel giusto mezzo: la virtù è misura, che porta a ...
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BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] , che è testimoniata dai suoi Lineamenti di una teoriadel giusto e del diritto con riguardo alle questioni metodologiche moderne,parte i (Roma 1901), apparsi contemporaneamente allo studio sul Significato e valore delle dottrine di Romagnosi per il ...
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logiche a più valori
Settimo Termini
Nel ricco panorama delle varianti della logica classica esse si presentano come logiche non classiche vero-funzionali (cioè, il valore di verità di un enunciato [...] un insieme più ampio di valori di verità. Nei sistemi di logiche a più valori, i valori di verità solitamente formano un scopo di trattare in modo più efficace problemi della teoriadel controllo e dei sistemi, dando luogo all’introduzione della ...
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regolarita
regolarità [Der. di regolare "qualità di ciò che è regolare"] [ALG] [ANM] R. di un arco di curva, di un poligono, di un poliedro: → regolare. ◆ [FAF] Assioma di r.: lo stesso che assioma di [...] restrizione: → restrizione. ◆ [MCS] Condizioni di r. all'infinito: v. potenziale, teoriadel: IV 570 d. ◆ [FTC] Grado di r.: numero che esprime entro quali limiti percentuali varia il valore di una grandezza nel funzionamento normale di un organo o ...
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relativismo
relativismo [Der. di relatività] [FAF] Teoria o concezione filosofica o scientifica fondata sul riconoscimento delvalore soltanto relativo, e non assoluto, della conoscenza della realtà, [...] coscienza, che opera la sintesi conoscitiva dell'oggetto. Nel campo fisico, e scientifico in genere, si parla di r. scientifico, fondato sul principio o sulla teoria della relatività, e, in termini storici, di r. di Galilei, di Newton e di Einstein. ...
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L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] sua grandezza assume il valore ω2r, ed è nulla in O. La massima elongazione r di P′ da O si chiama ampiezza del m.; ϑ=ωt+ . rigido piano (➔ precessione).
M. relativo
Ha il nome di teoria dei m. relativi quella parte della cinematica in cui si studia ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...