Matematico (Milano ultimi anni 16º sec. - Bologna 1647). Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati, agli iniziali studî umanistici e teologici unì ben presto un vivo interesse per la matematica, che [...] polemica nel 1633, destinato a durare fino alla morte del maestro; testimonianza ne è l'epistolario, con 102 All'insegnamento, al quale si formarono allievi di valore (S. Degli Angeli, M. Ricci, P. giovanili, espose la teoria degli indivisibili. Il ...
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Zoologo tedesco (Potsdam 1834 - Jena 1919). Sostenitore del darwinismo, cui si era avvicinato nel 1860, e di un materialismo scientifico a cui diede il nome di monismo, è noto soprattutto per le pubblicazioni [...] ricapitola la filogenesi), cui attribuì il valore di prova massima dell'evoluzione e di cui la teoria della gastrea è un corollario. Tra le (1879) e sui Celenterati raccolti durante la crociera del Challenger (1881, 1888).
Opere
Le sue opere ...
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Filosofo italiano (Ferrara 1909 - Firenze 1993); prof. all'univ. di Cagliari (dal 1956), di Pisa e (dal 1960) di Firenze; uno dei promotori (1945), poi direttore, della rivista Società; senatore comunista [...] periodo di studio di alcuni momenti del pensiero europeo fra Settecento e Ottocento, si è infine volta all'approfondimento critico della teoria marxista, evidenziando il suo essere scienza di forme e insistendo sul valore delle opere mature di Marx ...
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Economista e sociologo (Vienna 1851 - Sankt Gilgen, Salisburgo, 1926). Prof. nell'univ. tedesca di Praga (dal 1884) e in quella di Vienna (dal 1903), membro vitalizio della Camera dei signori (dal 1915), [...] in base al principio dell'utilità marginale, approfondì l'analisi del concetto di valore per renderlo strumento di interpretazione di tutto il processo economico ed elaborò originali teoriedel costo di produzione e dell'imputazione in generale. Tra ...
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Biologo (Francoforte sul Meno 1834 - Friburgo in Br. 1914), prima medico, poi prof. di zoologia nell'univ. di Friburgo. Eseguì varie ricerche, fra cui quelle sulla riproduzione delle dafnie; ma i suoi [...] capo della scuola dei "neodarwinisti", che dà massimo valore alla selezione naturale e nega l'ereditarietà dei caratteri acquisiti. Il suo nome è anche legato alla teoria della continuità del plasma germinale (in realtà formulata prima di lui da ...
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Matematico danese (Copenaghen 1887 - ivi 1951), fratello del fisico Niels, prof. all'univ. di Copenaghen dal 1930. Analista di grande valore, può considerarsi l'ideatore della teoria delle funzioni quasi-periodiche. ...
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Filosofo e storico delle idee inglese, di famiglia ebraica di origine lettone, nato a Riga il 6 giugno 1909, morto a Oxford il 5 novembre 1997. Con la famiglia, all'indomani della rivoluzione d'ottobre, [...] (1957) come professore di teoria politica e sociale all'università di Oxford. Rettore del Wolfson College (1966-75), sempre affiancato in B. a quello per la molteplicità dei valori (giustizia, uguaglianza, felicità, ordine pubblico) di cui quel ...
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Fisico statunitense, nato a St. Louis (Mo.) il 28 febbraio 1948. Laureatosi presso l'università di Rochester (N.Y.) nel 1970, ha quindi ottenuto il Ph.D. nell'università di Berkeley (Calif.) nel 1976. [...] si dimostrava in ottimo accordo con la teoria che prevedeva un valore minimo (Doppler limit) dello stesso ordine di grandezza. Tuttavia, per effetto della gravità terrestre, la durata del confinamento era limitata a 100 millisecondi. Tale limite ...
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Laughlin, Robert Betts
Pietro Salvini
Fisico statunitense, nato a Visalia (California) il 1° novembre 1950. Laureatosi presso la University of California di Berkeley, ha successivamente conseguito il [...] più elevati e a temperature dell'ordine del K, osservarono nuovi valori discreti nell'andamento della resistività trasversale, che introdotto una teoria, totalmente innovativa, in grado di giustificare i dati sperimentali. Secondo la sua teoria, il ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] tradizionalmente si riteneva di mano raffaellesca, non aggiunge meriti alla reputazione del C.: ché, privo di valore scientifico, esso si giustifica alla luce di una teoria rinascimentale dell'arte fondata sulla metafisica delle forme ("... un terzo ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...