Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] una psicologia del pensiero. Attraverso un lavoro insieme teorico e di un qualche senso e di un qualche valore (anche, si badi, nelle accezioni più inedite pericoli dell'altra teoria.
Per parafrasare una celebre espressione del filosofo americano N ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Francesco Mario Pagano
Carla De Pascale
Il pensiero di Pagano, giurista, filosofo, letterato, esponente fra i più rilevanti dell’Illuminismo meridionale, merita di essere preso in esame dalla nostra [...] la sua peculiarità da un lavoro pur dai caratteri tecnici obbligati specificatamente dedicata ad approfondire il tema delvalore delle prove, si può leggere poi anche in edizione milanese con il titolo Teoria delle prove; la si legge in Appendice nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Jacob Moleschott
Alessandra Gissi
Considerato, insieme a Ludwig Büchner (1824-1899), Carl Vogt (1817-1895) e Heinrich Czolbe (1819-1873), uno degli esponenti più rappresentativi del materialismo scientifico [...] prospera l’operaio, può prosperare il lavoro». «Materialistico» perché
se cibo e bevanda limiti delle facoltà conoscitive e delvalore da assegnare alle cognizioni che es., nel 1887 aveva respinto la teoria epilettica di Lombroso (Savorelli, in Jakob ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] della religione, intesa come teoriadel riconoscimento attraverso il pensare, il soggetto umano, con il suo lavoro e i suoi bisogni, al posto anche il rifiuto di conferire valore fondativo agli strumenti del mondo del diritto e di far coesistere ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] valore" (p. 5), e cioè quando vi è perplessità sull'evidenza del speculativa. Teoriadel conoscere (I, Pisa 1893), lo J. insiste sul concetto del pensiero quest'opera lo J. traesse le conseguenze del suo lavoro precedente e in particolare di Sentire e ...
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LEVI, Alessandro
Alberto Cavaglion
Nacque a Venezia il 19 nov. 1881 da Giacomo, direttore delle Assicurazioni generali e da Irene Levi-Civita, sorella di Giacomo, già segretario di G. Garibaldi a Bezzecca, [...] Per un programma di filosofia del diritto (Torino 1905), ma il lavoro cui si dedicò alacremente nei teoriadel diritto (ibid. 1924), nei due volumi di Istituzioni di teoria generale del diritto (Padova 1934-35) e infine nella Teoria generale del ...
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DELLA VALLE, Guido
Franco Cambi
Nato a Napoli il 25 genn. 1884, da una famiglia di salde tradizioni culturali (il padre, Antonio, era professore di anatomia comparata presso l'università; la madre, [...] al 1954, il suo insegnamento all'università di Napoli e il suo lavoro di ricerca intorno ad una "pedagogia dei valori" (La pedagogia realistica come scienza dellavoro mentale e teoria dei Valori, in Rassegna di pedagogia, IX [1951], pp. 109-24), al ...
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BARTOLOMEI, Alfredo
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Nacque il 10 marzo 1874 a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino), da Luigi e da Rosa Lembo. Avviatosi agli studi di giurisprudenza, si laureò a Bologna nel 1896. Il suo primo lavoro, [...] teoriadel giusto e del diritto con riguardo alle questioni metodologiche moderne,parte i (Roma 1901), apparsi contemporaneamente allo studio sul Significato e valore il contributo della sua opera.
Accanto al lavoro scientifico il B. svolse anche una ...
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società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione [...] alla luce del risultato complessivo (teoria dei cosiddetti rappresentazioni in senso lato culturali, comprendenti valori e modelli di comportamento. Di qui sulla solidarietà organica (caratterizzate dalla divisione dellavoro e da altri elementi). F. ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] sia alla quantità sia alla qualità dellavoro cognitivo attuato. Gli aspetti quantitativi da H. Hydén (1962).
Secondo la teoria della consolidazione, la traccia mnestica non viene immagazzinata e possiede pertanto un valore di verità personale. Anch ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...