GERMANIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Equini Schneider
Susanne von Falkenhausen
Paola Gregory
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVI, [...] di alcune rigidità strutturali nel mercato dellavoro, il tasso di disoccupazione è rimasto l'introduzione del marco occidentale, con un cambio molto superiore al valoredel marco-DDR trasposizione della teoria plastica, del modello artistico nella ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] tecniche di lavorazione, ed è una delle più grandi costruzioni in legno del mondo. Altro . A queste si affiancano mostre che danno un valore critico ad artisti un tempo ritenuti minori, come dall'antropogeografia e dalla teoria dei cicli culturali, ...
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VERSAILLES (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Pierre LAVEDAN
Georges BOURGIN
Giorgio CANDELORO
Augusto TORRE
Carlo MORANDI
Città della Francia settentrionale, capoluogo del dipartimento di Seine-et-Oise [...] Lega, mentre Wilson con la teoria dei mandati, presa dal progetto di prima, salvo il lavoro delle commissioni, e l'idea del trattato preliminare senza Lega delle riserva che necessariamente doveva indebolire il valore della Lega stessa agli occhi dei ...
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SVEZIA
Romano Gasperoni
Livio Tornetta
Emma Ansovini
Alda Castagnoli Manghi
Aase Bak
Ada Francesca Marcianò-Stefano Ray
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 40; App. I, p. 1041; II, II, [...] A causa della dinamica del costo dellavoro, l'industria svedese sulla validità del ''modello svedese'', è stata sostenuta da una nuova fiducia nel valore e 1964). Nominato (1963) docente di teoria e strumentazione alla Musikhögskolan di Stoccolma, ...
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Paesaggio
Lucio Gambi
Paola Gregory
(XXV, p. 901)
Parte introduttiva
di Lucio Gambi
Occorre in primo luogo trovare un minimo comune denominatore fra i vari significati che le discipline, che più sovente [...] nell'atto effigiato o descritto: cioè non ha altro valore, non si pone altro fine che l'appagamento di un adagia come un manto sul pianeta; che è frutto dellavoro di centinaia di secoli (il "deposito di fatiche epistemologico nella teoria della pura ...
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Lo sviluppo sempre crescente dell'impiego del calcestruzzo nelle costruzioni e la tendenza ad aumentarne i carichi di sicurezza, hanno dato grande incremento allo studio della sua tecnologia.
Resistenza [...] dipendente principalmente dalla entità dellavoro necessario per conferire al pulsanti (cioè variabili fra lo zero ed il valore massimo), risulta uguale a ca. 0,6 aderente al comportamento del calcestruzzo la teoria della rottura di Mohr ...
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VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] e la teoria si potessero applicare ai nuovi temi contingenti. Per il V. questo lavoro di pratica, col definire il valore e la funziope dei punti della prospettiva di J. B. da V. coi commenti del p. Egnatio Danti, ivi 1583) e ad essa hanno seguito ...
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Architetto, nato ad Amburgo il 14 marzo 1868 da famiglia austriaca, morto nel 1938. Dopo aver studiato all'Accademia di belle arti di Karlsruhe, quindi a Düsseldorf e a Monaco, dove lavorò come pittore [...] industrie artistiche. Dal 1907 lavorò a Berlino come architetto delle che assurgono a valore d'arte. Poiché del Behrens del rinnovamento dell'architettura e dell'arte applicata in rapporto alla produzione industriale si formula in una nuova teoria ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] del tempo, della fama e della rivalutazione dellavoro Agostino d'altronde aveva ispirato la sua c. divina ai valori di quella terrena, vista come modello di convivenza civile questo aspetto - abbandonata ogni romantica teoria che vedeva l'Islam come ...
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CISTERCENSI
M. Righetti Tosti-Croce
Ordine monastico le cui origini sono legate alla fondazione del novum monasterium sorto a Cîteaux (v.) in Borgogna nel 1098 per iniziativa di Roberto di Molesme, [...] e riassuntiva in cui forma e teoria sembrano coincidere (Romanini, 1975; 1983 tessuto architettonico per il loro valore di pura immagine, ma piuttosto sono determinate dalle esigenze di lavoro e raccolta del prodotto di un possedimento assai vasto ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...