Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza nelle università
Michele Camerota
L’assetto istituzionale
Alla fine del Cinquecento, in Italia erano attive ben sedici sedi universitarie (Grendler 2002): Torino, Pavia, Padova, Parma, Ferrara, [...] soltanto un valore cerimoniale e simbolico, e, al di là del prestigio, non di essi e la tendenza a riportare teorie di autori greci non citati da Aristotele a Firenze nel 1661.
La riscoperta dei lavori degli antichi giocò un ruolo non secondario nel ...
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Festa
Paolo Apolito
Introduzione
Il tema della festa è stato considerato nelle sue dimensioni religiose e politiche già prima di diventare oggetto di indagine delle scienze sociali, e anche quando lo [...] seconda versione è il lavorodel gruppo del Collège de Sociologie (v "piacevolezza" sottolineata da Valeri, il "valore della socievolezza" e l' "atmosfera religion, London 1965 (tr. it.: Teorie sulla religione primitiva, Firenze 1978).
Freud, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Gli scienziati e l’Europa
Marco Ciardi
Così scriveva da Modena Giovanni Battista Amici a Cosimo Ridolfi il 23 maggio 1826:
Il signor Herschel mi ha spedito da Londra una memoria pubblicata assieme al [...] anche informazioni sulla teoria dei moti lunari elaborata di Babbage ed esperta matematica.
I lavoridel gruppo di fisica e matematica furono molto valore» (Diario della sesta riunione degli scienziati italiani, 1844, p. 198). Nell’adunanza del ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] di decadenza. A essa si avvicina la teoria c.d. 'della catastrofe' (Katastrophentheorie codici, avori intagliati e lavori in metallo del periodo dalla Tarda Antichità fino Gallia e Germania e sul regno dei valorosi Sciti [...]" (Gerberto di Aurillac, ...
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Maturità economica
Charles P. Kindleberger
Introduzione
L'espressione 'maturità economica' non è del tutto univoca: essa può indicare una fase di intenso sviluppo economico successiva a un periodo di [...] prima di un economista, la cui teoria era incentrata sulle 'coalizioni distribuzionali', e di uscita dal mercato dellavoro, la perdita di manodopera fenomeni economici a cause economiche. Tra i valori aristocratici spicca l'audacia in battaglia, ...
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Linguaggio del cinema
Francesco Casetti ¿ Luca Malavasi
L'immediato e largo successo popolare del cinema, accompagnato dal bisogno da parte di alcune élites intellettuali di legittimarne la presenza [...] suo valore di testo fondativo della semiotica del cinema. Lo studioso francese, nel dare risposta al quesito che dà titolo al suo lavoro, da cui è affrontato il problema della 'visione'.La teoria dell'enunciazione, in particolare, a partire dalla metà ...
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Etnostoria
Alessandro Triulzi
Definizioni e ambiti di riferimento
L'etnostoria è una prassi di ricerca che si è affermata negli anni quaranta tra gli antropologi statunitensi nell'ambito d'indagini [...] 1942) e la teoria dei 'cicli fatti osservati in eventi aventi valore di prova" (v. ulteriori e promettenti ambiti di lavoro etnostorico in America Latina, Asia du passé, Paris 1983 (tr. it.: Le voci del passato, Torino 1987).
Kroeber, A.L., History and ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] valoreTeoria economica del sistema feudale. Proposta di un modello, Torino 1970).
Leicht, P.S., Operai, artigiani, agricoltori in Italia dal secolo VI al XVI, Milano 1959².
Levi, M.A., Né liberi né schiavi. Gruppi sociali e rapporti di lavoro ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica (1945-1960). L'elettronica e il calcolo
Jon Agar
L'elettronica e il calcolo
Negli anni 1945-1946 fu resa pubblica la definizione di 'calcolatore [...] . Mauchly, i due responsabili del gruppo di lavoro dell'ENIAC, erano determinati a i missili), l'industria per un valore di novantadue milioni di dollari (dei al computer ‒ non gli esperimenti né la teoria, bensì l'uso di elementi tratti da entrambi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica (1920-1945). L'elettronica e il calcolo
Jon Agar
L'elettronica e il calcolo
L'elettronica
Nel secondo decennio del XX sec., il termine 'elettronico' [...] della scienza delle comunicazioni, la teoria dell'informazione. Un'altra conseguenza dipartimenti governativi. La meccanizzazione dellavoro di ufficio, che includeva dell'illustratore di oggetti di nessun valore, utilizzavano relè e consentivano di ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...