Resistenza
Wildor Hollmann
Gian Giacomo Rovera
Il termine resistenza indica in senso generico l'azione e il fatto di resistere mediante una qualunque forma di opposizione attiva o passiva. In biologia [...] lavoro è interessante notare che in uno stesso individuo il più alto valoredel massimo consumo di ossigeno viene raggiunto durante una corsa in salita, con valori che superano anche del ultimi due si rifanno alla teoria strutturale e provengono sia ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] invisibile.
Proprio alla teoria tossica aderì, alla fine del XIX sec., Lombroso che lavorò anche nella commissione mantenga al di sopra di un determinato valore critico. Negli anni Sessanta del Novecento diversi studi hanno mostrato quindi che esiste ...
Leggi Tutto
DIOSCORIDE Di Pedanio
S. Toresella
D. Anazarbeo, medico attivo nel sec. 1° d.C., autore del trattato di farmacologia De materia medica (Πεϱὶ ὕληϚ ἰατϱιϰῆϚ), non si hanno notizie biografiche se non le [...] propone una costruzione razionale, la nota teoria degli umori, per la quale la lavoro di integrazione. Il medico Ibn Juljul raccolse il risultato dellavorodel gruppo di studiosi che aveva lavorato complessi, di grande valore decorativo, nei quali ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. La tradizione galenica
Gotthard Strohmaier
La tradizione galenica
La letteratura medica del Medioevo arabo-islamico è una continuazione diretta di quella greca; [...] la medicina. Paolo di Egina, del resto, si trovava ad Alessandria nel per l'opera di straordinario valore di al-Rāzī, le compilazioni teoria dei gradi ai rimedi composti, rinunciando altresì alla pretesa di fornire un calcolo esatto.
Un immane lavoro ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: scienze della vita. Chirurgia
Emilie Savage-Smith
Chirurgia
Nel mondo islamico medievale, l'insegnamento della pratica chirurgica avveniva principalmente attraverso l'apprendistato, [...] come Continens, una raccolta di appunti di lavoro pubblicata postuma dai suoi allievi. Si tratta di prive di valore pratico. Agli autori del mondo islamico di al-Zahrāwī. Anche se in teoria la presenza di illustrazioni avrebbe dovuto contribuire ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Gli ospedali
Hans Hinrich Biesterfeldt
Gli ospedali
Il termine persiano più comunemente usato in riferimento a ospedale è bīmāristān, vocabolo [...] del waqf, a parte le ragioni di prestigio e l'utilità di conservare proprietà di valore interdipendenza che esisteva fra la teoria e la pratica clinica. Le ᾽īlī (m. 1240 ca.), che lavorava all'ospedale Nāṣirī del Cairo. Furono composti anche testi sul ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Salvador Edward Luria
Andrea Grignolio
Il medico italiano naturalizzato statunitense Salvador Edward Luria fu uno dei padri fondatori della genetica batterica e della biologia molecolare. Formatosi [...] ideale sia per testare la teoria biofisica del gene avanzata da Delbrück, sia se invece il valore aumenta con il passare del tempo (se 43) alla Vanderbilt University di Nashville in Texas per lavorare nel laboratorio di Delbrück. Qui nacque l’idea di ...
Leggi Tutto
Psicosi
Arnaldo Ballerini
Per psicosi si intende una condizione patologica di sovvertimento della struttura psichica nei rapporti tra rappresentazione ed esistenza. Benché alcuni testi psichiatrici [...] solo l'alterazione della forma può avere un valore fondante per il concetto di psicosi. Così è dato da M. Klein, il cui lavoro con i bambini portò a individuare il psicotico, e descrisse una teoria della formazione del pensiero e delle funzioni che ...
Leggi Tutto
Infortunio
Piero Fucci
Genericamente, il termine infortunio sta a indicare un evento accidentale con effetto lesivo e talora letale. Le cause di infortunio possono dipendere da: energie lesive di ordine [...] spavento, possa acquisire significato e valore di causa o concausa, aventi antinfortunistica del 1965 è quello al lavoro, cioè alla capacità lavorativa dell'assicurato e dalla giurisprudenza civilistiche, la teoria della scuola medico-legale romana, ...
Leggi Tutto
POMIS , David de'
Guido Bartolucci
POMIS (Pomi), David de’. – Nacque a Spoleto nel 1524.
Le principali biografie segnalano come anno di nascita il 1525. La data è forse ricavata dal racconto che il [...] valore morale della legge mosaica e si spinge fino a inserire nella sua trattazione (a conferma del lingua ebraica in tre idiomi. La peculiarità dellavoro è l’uso estremamente preciso che egli medico spoletino usa una teoria di fonti amplissima, che ...
Leggi Tutto
valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...