JAEGER, Nicola
Francesca Sigismondi
Nacque a Pisa il 15 ag. 1903 da Domenico e Dina Bardola, in una famiglia svizzero-tedesca protestante. Dopo aver optato per la nazionalità italiana, si laureò in [...] dellavoro ai pretori e ai tribunali nei limiti della rispettiva competenza per valore. Nel Corso di diritto processuale dellavoro fine del processo consistesse nella tutela dei diritti soggettivi, riproposta da S. Satta, il merito della teoria di ...
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CUGIA, Stanislao
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Salerno il 13 maggio 1877 da Pasquale e da Teresa Giani, in una famiglia sarda. Si trasferì a Cagliari ove, dopo gli studi liceali, si laureò in giurisprudenza; [...] a cui si riferivano, e ho determinato il valore di causa". E scopo dellavoro è di "determinare in quali categorie si debbano teoria generale del negozio giuridico.
Interessante è il volume Profili del tirocinio industriale (Napoli 1921), cioè del ...
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GALIZIA, Vincenzo
Paolo Grossi
Nacque il 16 ott. 1884 a Nocera Inferiore, nel Salernitano, dove il padre Francesco, giovane pittore dell'avanguardia artistica napoletana - premio speciale del re d'Italia [...] concorso) e specialmente il "non comune valore" dei primi classificati, il piemontese Giuseppe soprattutto, pur nel collegamento fra teoria e prassi, che il giudice fervidamente presenti, nella "Carta dellavoro"; un orientamento forse astratto e ...
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BARILLARI, Michele
Franco Tamassia
Nato a Reggio di Calabria il 25 ott. 1872 da Bruno e da Mariangela Borruto, si trasferì a Messina ove, dopo aver pubblicato alcuni studi (La satira latina, Messina [...] etica in quanto i suoi giudizi di valore sono superiori agli altri fatti della . Contributo alla teoria filosofica della persona lo Stato, Bari 1931; Corporazione e Stato nella filosofia del diritto, in Diritto dellavoro, X [1932], nn. 1-2, pp. 1 ...
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BUCCELLATI, Antonio
Mario Caravale
Nacque a Milano il 22maggio 1831 da Luigi e da Marianna Vigoni. Dopo aver studiato nei ginnasi cittadini di S. Alessandro e di S. Marta e poi nel collegio di Gorla [...] e quella positivista, negando ogni valore ai principali assunti di quest' 332, si oppose alla teoria correzionalistica del Roeder che assegnava alla lavoro La razionalità del diritto penale di fronte agli attacchi di alcunisperimentalisti, in Mem. del ...
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CASORATI, Luigi
Piero Craveri
Nacque a Pavia il 26 genn. 1834 da Francesco. Avviatosi agli studi giuridici nella locale università, conseguì la laurea nel 1854, intraprendendo subito l'attività forense. [...] del C. all'attività di codificazione è nel volume Il processo penale e le riforme (Milano 1881).
In questo lavoro nel suo valore sintomatico, come indice della personalità del delinquente, e del diritto, s. 4, XLIX (1972), p. 380; M. Nobili, La teoria ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...