Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] di un dato individuo o di date classi di individui» (p. 412).
Del marxismo, Vailati critica perciò, prima di tutto, la teoriadelvalore-lavoro, l’idea che nella società capitalistica il valore di scambio delle merci sia determinato dalla quantità di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Camillo Benso conte di Cavour
Riccardo Faucci
Cavour occupa un posto ben più alto nella storia d’Italia che in quella dell’economia politica. Tuttavia, considerarlo alla stregua di un politico puro [...] e metodo dell’economia politica.
Nel testo inedito De la valeur (1828), egli manifesta dubbi sulla validità della teoriadelvalore-lavoro, che secondo lui si può sostenere solo a patto di considerarla espressione della difficoltà di ottenere le ...
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DE STEFANI, Carlo
Pietro Corsi
Nacque a Padova il 9 maggio 1851, da Luigi e da Caterina Rigon.
Poco dopo la sua nascita, il padre, avvocato e patriota già militante nelle truppe di Pier Fortunato Calvi [...] di N. W. Senior, F. Bastiat, J. B. Say, J. R. MacCulloch, confutata la "falsa teoria" delvalore-lavoro, concludeva che la misura dell'utile, e dunque delvalore, è relativa "al variare di ogni relazione dell'uomo col mondo esterno" (p. 22). Pochi ...
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liberismo
Gaia Seller
La dottrina della libertà di mercato
Il liberismo è un sistema economico imperniato sulla libertà di mercato, nel quale lo Stato si limita a garantire tale libertà con norme giuridiche. [...] ) nell’economia di mercato, sta creando grosse difficoltà di aggiustamento nei paesi di antica industrializzazione.
La teoriadelvalore-lavoro
Nella sua opera Principi dell’economia politica e delle imposte (1817), l’inglese David Ricardo riprende ...
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In economia, sia il metodo di analisi basato sul principio marginalistico e, in particolare, sull’individuazione delle scelte ottime degli agenti economici attraverso il confronto tra beneficio e costo [...] uno sviluppo delle idee degli economisti classici, in particolare della teoriadelvalorelavoro, secondo cui il prezzo di un bene è determinato dalla quantità dellavoro necessaria per produrlo.
Dopo la parentesi keynesiana e postkeynesiana, quindi ...
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Nella terminologia marxista, la differenza tra il valoredel prodotto dellavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] tendere a scomparire e a ricrearsi. Ma, secondo i non marxisti, anche così la teoriadel p. non risolverebbe i problemi sorti dal contrasto tra la teoriadelvalore-lavoro, oggi superata, e la realtà economica. Di fatto una società in cui tutti ...
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RICARDO, David
Renzo Fubini
Economista e uomo politico inglese, nato a Londra il 19 aprile 1772, ivi morto l'11 agosto 1823, discendente da una famiglia di ebrei iberici, immigrati dapprima in Iialia [...] e conciliazione degl'interessi divergenti. Lo stesso concetto delvalore-lavoro si presta, alla pari della contrapposizione tra forze umane linee generali, i fenomeni della distribuzione e delvalore. La teoriadel "costo comparativo" (v. commercio: ...
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MORISHIMA, Michio
Pierluigi Sabbatini
Economista giapponese, nato a Osaka il 18 luglio 1923. Laureato nell'università di Kyoto (1946), ove ha cominciato la sua attività d'insegnamento che ha continuato [...] delle due tendenze. È giocoforza però che, nell'adottare "legalmente" Marx, sia costretto ad abbandonare la teoriadelvalore-lavoro e a ridimensionare notevolmente quella dello sfruttamento: parafrasando D. Patinkin, il Marx di M. diventa un Amleto ...
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PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] i termini del rapporto. Allora sarebbe facile coordinare la teoria pura della proprietà con quella delvalore di forse relitti di una pratica che ha origini ben più remote. Il lavoratore di buona fede, che ha migliorato con la sua industria la ...
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NAPOLEONI, Claudio
Claudio Sardoni
Economista italiano, nato a L'Aquila il 5 marzo 1924, morto ad Andorno Micca (Vercelli) il 31 luglio 1988. S'iscrisse alla facoltà di Scienze naturali a Napoli, ma [...] . Oltre alle voci del Dizionario di economia politica (1956), di cui fu coordinatore, si ricordano: Considerazioni sui concetti di ''valore economico'' e di ''valore-lavoro'', in Economia Internazionale (1957); Sulla teoria della produzione come ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...