COLLI, Vincenzo, detto il Calmeta
Marzio Pieri
Della nobile famiglia dei Colli di Vigevano, nacque, intorno al 1460, nell'isola di Chio, dove il padre ricopriva una magistratura genovese. Portato bambino [...] di essere un Calmeta", si sa quanta fosse la gelosia delprimato nell'autore delle Prose. La pagina del capolavoro bembesco nella quale è introdotto il ricordo del C. e della sua teoria cortigiana, ha tutto il rilievo di un riconoscimento storico. Il ...
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GIORGI, Giovanni
Claudio Egidi
Nacque a Lucca il 27 nov. 1871 da Giorgio, eminente giurista, e da Elisabetta Pia Cupello.
In seguito ai trasferimenti della famiglia connessi alla professione paterna, [...] considerarsi il primo contributo sostanziale alla teoria unificata delle macchine elettriche, richiesta dalla tecnica del tempo. su un approccio lagrangiano e sulla priorità nell'ordine espositivo della lettura circuitale rispetto a quella campistica. ...
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BIANCHI, Luigi
Enzo Pozzato
Figlio del giurista Saverio, nacque a Parma il 18 genn. 1856. Entrato alla Scuola normale superiore di Pisa il 14 nov. 1873, si laureò in matematica il 30 nov. 1877. Fu abilitato [...] teoria delle trasformazioni di Ribaucour, sia le sue applicazioni alle superfici isoterme.
Il B. fu cavaliere dell'Ordine civile di Savoia, senatore del Regno, membro del elementare della infinità degli ideali di primo grado in ogni corpo algebrico, ...
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FIRENZUOLA, Agnolo
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 28 sett. 1493, primo dei cinque figli del notaio Bastiano Giovannini da Firenzuola e di Lucrezia Braccesi, figlia dell'umanista Alessandro, che [...] le numerose stampe cinque e secentesche, i primi emendamenti testuali si registrano in Delle opere di teoria sulla paternità degl'"Ingannati", in La Bibliofilia, LXXIII (1971), pp. 151-163; D. Maestri, Le rime di A. F.: proposta di ordinamentodel ...
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BIGNAMI, Amico
Francesco Bignami
Nacque a Bologna il 25 apr. 1862 da Francesco ed Eugenia Mazzoni; laureatosi in medicina e chirurgia nell'università di Roma nel 1887, nello stesso anno entrò come aiuto [...] 'ultimo lavoro è particolarmente importante per l'ordine portato in un campo allora estremamente confuso. teoria unitaria, rappresentati soprattutto da C. Laveran. In uno scritto polemico deldel B. in molti campi della medicina: egli fu il primo a ...
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BOSSO, Matteo
Claudio Mutini
Nacque a Verona intorno al 1427 da Giovanni, che compare tra i cittadini di Verona nel 1452 come "aurifex de Mediolano", e da una Sofia di cui si ignora il casato. A Verona [...] partecipato al capitolo generale dell'Ordine che si tenne a Cremona. A quello dell'anno successivo, che ebbe come sede Ravenna, il B. aveva fatto pervenire una lettera inviata per mezzo di un confratello.
Uno dei primi scritti del B., il De veris et ...
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FIERAMOSCA, Ettore
Felicita De Negri
Primogenito di Raynaldo, nobile capuano; ne è ignota la data di nascita, precedente comunque al 1479, quando nacque il secondogenito Guidone. Il padre del F., e [...] erano, almeno in teoria, padroni del Regno, ma i Francesi anzi il sovrano in una sua lettera ordinò all'università di dare piena fede alle 77; N. Cortese, Feudi e feudatari napoletani nella prima metà del Cinquecento..., Napoli 1931, pp. 10, 18; ...
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BLASIS, Carlo de (Carlo Blasis)
Vittoria Ottolenghi
Nacque a Napoli, il 4 nov. 1795, da Francesco Antonio de Blasis e Vincenza Coluzzi de Zurla.
Il padre, figlio di un alto ufficiale spagnolo, fu noto [...] figlio Carlo.
Francesco dette al figlio un'educazione di prim'ordine, sia in Napoli sia a Marsiglia, dove sostò durante altre parole colui che operò nella teoria e nella pratica il passaggio tra la danza classica del Sei e Settecento a quella ...
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BRANDOLINI, Aurelio Lippo
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze nel 1454 circa da Matteo di Giorgio e da una certa Antonia. Di probabile origine veneta, la famiglia Brandolini si era stabilita a Firenze [...] del musico ferrarese Pietrobono del Chitarrino, anche le prime opere in prosa: un volgarizzamento del perché serve a conquistare e conservare l'ordine e la giustizia necessarie alla vita sociale solo sul piano della teoria ma, col continuo riferimento ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] docenza in procedura civile e ordinamento giudiziario, che esercitò nella facoltà deirapplicazione della legge); immersa in questa teoria, anche l'azione civile, non diversamente potere direttivo del giudice conuncia. per opera del C., prima che in ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...