L'Ottocento: chimica. La chimica delle forze
Jutta Berger
La chimica delle forze
L'invenzione della pila voltaica favorì alcune rilevanti impostazioni teoriche nella chimica destinate a condizionare [...] il disequilibrio elettrico, ovvero la 'differenza di potenziale', permetteva a Volta di spiegare la reazione relativamente primo studio sperimentale sulla pila in cui rifiutava la teoriadel contatto e individuava la fonte dell'elettricità in una ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Fisica e chimica dei raggi
John L. Heilbron
Fisica e chimica dei raggi
Il tubo a raggi catodici fu nel suo tempo il principale strumento di ricerca [...] v, Schuster ipotizzò eV=mv2/2, dove V è la caduta totale di potenziale nel tubo, da cui si trova e/m=2V/(B2R2). Nel 1890 egli ottenuto da Max Planck (1858-1947) dalla sua teoriadel corpo nero, coincidenza questa che rafforzò molto agli occhi ...
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radicale lìbero Atomo o aggruppamento di atomi originato dalla rottura di una molecola in corrispondenza di un legame di valenza formato da una coppia di elettroni, uno solo dei quali resta su ognuno dei [...] per primo, indicandola, nel contesto delle conoscenze del tempo, come ‘una teoria basata sulla chimica dei radicali liberi e delle introdotte con gli alimenti vanno a costituire il potenziale di riduzione dell’ossigeno nel mitocondrio, al fine ...
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Fisico e chimico tedesco (Briesen, od. Wa̧brzeźno, 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Figlio di un giudice, studiò fisica in diverse università, e, nel 1887, si laureò con lode a Würzburg con F. Kohlrausch [...] . Partendo da questa teoria N. giunse a stabilire nel 1889 una relazione tra il potenziale di elettrodo e la il premio Nobel per la chimica nel 1920. La verifica sperimentale del terzo principio spinse N. a migliorare la precisione delle misure nelle ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] è completamente espresso, si dice che la teoria costituisce un s. formale. In un s. del genere ogni problema è formulato in termini ) e per l’altro dai s. deboli, nei quali questo potenziale è ridotto ai livelli minimi. Sul lato dei s. forti si ...
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Manufatto di legno, di ferro, di muratura o di cemento armato che serve per assicurare la continuità del corpo stradale o ferroviario nell’attraversamento di un corso d’acqua o di un avvallamento del terreno. [...] Wegener nella sua teoria della deriva dei sono stati costruiti su luci considerevoli tra la fine del 19° sec. e l’inizio del 20°: il p. ferroviario sul Firth of Forth, vertici di misura sono allo stesso potenziale, indipendentemente dal valore V della ...
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Grandezza fisica che determina gli scambi spontanei di calore tra corpi diversi, il calore spontaneamente fluendo sempre dal corpo a t. superiore a quello a t. inferiore.
In modo soggettivo, la t. di un [...] definita secondo la teoria della misura (➔).
Le colore delle comuni lampadine è di circa 2400 K, quella del Sole è di 5780 K. Per un astro essa aria). Anche per l’aria umida si ha una t. equivalente potenziale, definita come Θ=Te(1000/ p)0,286. La t ...
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Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] tra la differenza di potenziale costante agli estremi di superficie di scambio, c1 e c2 sono le concentrazioni del componente nelle due fasi, R è la r. globale quindi di R è dato dalla teoria della penetrazione (➔).
Tecnologia ferroviaria
Nel suo ...
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Chimica
Capacità di un composto o un sistema chimico di conservarsi invariato, di non subire modificazioni chimiche. Sono detti stabilizzatori (o sostanze stabilizzanti o solo stabilizzanti) le sostanze [...] ), e posto per semplicità nell’origine un punto di equilibrio del sistema, f(t,0)=0 per ogni t, si dice conservativo avente un potenziale approssimabile attorno all’origine .
Di particolare interesse nella teoria dei controlli automatici è infine ...
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Parte della meccanica che studia fenomeni di moto, in relazione alla costituzione materiale dei corpi interessati al movimento e alle grandezze (energia cinetica, momenti cinetici ecc.) a essi relative. [...] può effettuare attribuendo a esse una velocità media calcolata con la teoria cinetica dei gas. Se inoltre si assume che ogni collisione corrisponda una tipica superficie che fornisce l’energia potenzialedel sistema in funzione delle distanze fra gli ...
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energia
energìa s. f. [dal lat. tardo energīa, gr. ἐνέργεια, der. di ἐνεργής «attivo», da ἔργον «opera»]. – 1. a. Vigore fisico, spec. dei nervi e dei muscoli, potenza attiva dell’organismo; con questo sign., per lo più al plur.: riacquistare...
diffusionismo
diffuṡionismo s. m. [der. di diffusione]. – Teoria antropologica (detta anche teoria della diffusione), sviluppatasi tra l’Ottocento e i primi decennî del Novecento, secondo la quale ogni sviluppo culturale sarebbe determinato...