BENVENUTI, Giuseppe
Paolo Casini
Nacque nel 1723 a Fibbiano (Pescia), pronipote di un Daniello Benvenuti, "che ivì esercitò la medicina e chirugia", d'origine lucchese, e figlio di Bartolomeo, il quale [...] : piombo, stagno, rame, ferro, argento, oro); anche qui - pur dopo il Lavoisier - il B. segue parzialmente la teoriadelflogisto: due sono gli elementi primari "distruttibili", aria e fuoco; e due i derivati "indistruttibili", acido (che dà la ...
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BIANUCCI, Bartolomeo
Paolo Cristofolini
Nacque a Montecarlo, in Val di Nievole, il 16 apr. 1718, da Lamberto e Maria Angiola Cinelli, di famiglia agiata. Compì i primi studi a Firenze, presso lo zio [...] parte infiammabile solo per mezzo dell'aria, che subentra nelle parti porose in luogo del fuoco. Importante è anche la polemica contro la teoriadel "flogisto", di Becker, Stahl e Crawford. Contro Boerhaave, poi, il quale teme che dalla dissoluzione ...
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CANALI, Luigi
Cesare Lippi Boncampi
Nacque in Perugia il 29 ott. 1759 da Giuseppe e da Antonia Dati. Fu nell'adolescenza indirizzato dai genitori allo studio delle lettere; apprese, più tardi, le discipline [...] in tutta Italia) il sistema di Stahl, che di tutti i fenomeni chimici dava spiegazione mediante la teoriadelflogisto, e appunto a tale scuola era stato educato il C. che, però, sperimentatore provetto, non poté restare soltanto ammiratore delle ...
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BONVICINO, Costanzo Benedetto
Aldo Gaudiano
Nacque a Centallo (Cuneo), da genitori agiati, nel 1739. Laureatosi in medicina a Torino nel 1765, entrò nel Collegio dei medici nel 1778, il che non gli [...] francese.
In quel periodo gli studi di chimica in Italia languivano, la maggior parte dei chimici continuando a seguire la teoriadelflogisto, senza interessarsi alle nuove idee di A. Lavoisier. Il B. ebbe quindi il merito di esser tra i primi a ...
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Scienziato e scrittore russo (Denisovka, Archangel´sk, 1711 - Pietroburgo 1765). Uomo di vasta cultura e di spirito genialmente enciclopedico è, a ragione, considerato il più grande scienziato russo della [...] degli scienziati del tempo. L. non fu però contrario in linea di principio alla esistenza delflogisto, ma knig cerkovnych ("Sull'utilità dei libri ecclesiastici", 1757) egli espone la teoria dei tre stili letterari (alto, medio e basso) da usare ...
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Chimico (Digione 1737 - Parigi 1816). Studiò prima giurisprudenza, poi si dedicò alla chimica e insegnò a Digione e a Parigi. Seguace all'inizio delle teoriedelflogisto, le combatté in seguito all'influenza [...] (Méthode de nomenclature chimique, proposée par MM. de Morveau, Lavoisier, Berthollet et de Fourcroy, 1787). Si occupò della teoria della affinità: nella voce Chimie scritta per l'Encyclopédie métodique (1786) enunciò alcune leggi che riassumevano le ...
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Chimico irlandese (n. forse Colooney, Irlanda, 1762 o 1763 - m. forse Dublino 1825). Tra il 1789 e il 1817 pubblicò varî lavori tra cui, di particolare importanza per la storia dell'atomistica, A comparative [...] phlogistic and antiphlogistic theories (1789), in cui esamina criticamente le affermazioni dei sostenitori e dei detrattori delle teoriedelflogisto. Fu anche prof. di chimica e mineralogia a Dublino. A sostegno delle applicazioni da lui fatte della ...
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Scienziato (Parigi 1743 - ivi 1794). Figlio di un noto avvocato parigino, fu indirizzato dal padre verso gli studî giuridici. Non trascurò tuttavia le scienze e seguì corsi di matematica e di fisica, di [...] decisamente eversive rispetto alle concezioni flogistiche accettate a quel tempo. Agli inizî del 1773 L., venuto a scienza occidentale. In quest'opera L. espose la sua nuova teoria antiflogistica, usò il nuovo linguaggio chimico e illustrò le sue ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Alessandro Volta
Lucio Fregonese
Per i risultati conseguiti e gli influssi esercitati, Alessandro Volta è uno dei maggiori esponenti della scienza e della cultura del suo tempo. La sua famosa invenzione [...] chimici tedeschi, cercò a lungo di mantenere la nozione delflogisto. Nel 1798 accettò finalmente le innovazioni chimiche di spiegava la scarica della torpedine in base alla propria teoriadel contatto metallico. Nella forma «a colonna» lo strumento ...
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GIOBERT, Giovanni Antonio
Ferdinando Abbri
Nacque a Mongardino, presso Asti, il 27 ott. 1761, da Spirito e da Anna Gugalin.
La famiglia era originaria di Barcelonnette, località della Francia sudorientale [...] (XVIII, pp. 130-136) un Esame di alcuni sperimenti del dr. Priestley dai quali la fallacia ne deduce della teoriadel sig. Lavoisier e la verità della dottrina di Stahl intorno al flogisto, nel quale rispondeva alle obiezioni di J. Priestley contro ...
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flogistico
flogìstico agg. [der. del gr. ϕλογιστός «arso»] (pl. m. -ci). – 1. ant. a. Combustibile: sostanze flogistiche. b. Relativo a processi di combustione. c. Relativo al flogisto: teorie flogistiche. 2. Nell’uso medico, infiammatorio,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.