Alchimista tedesco (Spira 1635 - Londra 1682). Professore di medicina a Magonza, a Monaco e a Haarlem. Le sue teorie sulla costituzione della materia si rifanno in parte a quelle di Paracelso e saranno [...] riprese dal suo allievo G. E. Stahl, che le utilizzò nella sua teoriadelflogisto. Svolse inoltre varie attività commerciali e scrisse un Politischer Diskurs (1668), sul come regolare la vita economica nazionale, di un mercantilismo temperato. ...
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Medico e chimico (Cefalonia 1731 - Padova 1808); allievo di I. B. Beccari, fu titolare della prima cattedra di chimica a Padova (1759). Assertore della teoriadelflogisto, è noto soprattutto per alcune [...] ricerche di chimica applicata (metodi di fusione della ghisa e di minerali di ferro) e sulle leghe nichel-argento ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. Chimica macroscopica e chimica microscopica
Ferdinando Abbri
Frederic L. Holmes
Antonio Di Meo
Marco Beretta
Chimica macroscopica e chimica [...] monografica su questo argomento. È da notare che mentre nelle prime opere Guyton de Morveau era sostenitore della teoriadelflogisto, nell'ultima era già diventato un convinto lavoisieriano: in tutti e due i contesti, però, egli rimaneva un ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Fisica e chimica esatte
Theodore S. Feldman
Frederic L. Holmes
Marco Beretta
Fisica e chimica esatte
Misure premoderne e strumenti
di [...] metafisica o ad astrazioni matematiche. Nell'esaltare le virtù della chimica il filosofo francese aveva in mente la teoriadelflogistodel medico tedesco Georg Ernst Stahl (1660 ca.-1734), la prima filosofia della materia che metteva al centro della ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. La retroguardia qualitativa
Giuliano Pancaldi
John L. Heilbron
Anders Lundgren
La retroguardia qualitativa
Nuovi fenomeni: la pila [...] che esso fosse il costituente elementare caratteristico di tutti gli acidi. Come testimonia la stessa teoriadelflogisto, i chimici del XVIII sec. facevano abitualmente uso di corpi semplici che erano identificati con proprietà caratteristiche di ...
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Azione sociale
Raymond Boudon
Introduzione
Eliminiamo innanzi tutto un possibile equivoco: non useremo qui l'espressione 'azione sociale' nel senso politico, che oggi spesso gli viene dato, di mezzo [...] ' a innovazioni che in seguito sono state unanimemente accettate: si sa che alla fine del Settecento molti chimici illustri rimasero a lungo fedeli alla teoriadelflogisto, nonostante che fossero a loro ben note le scoperte di Lavoisier, e lo stesso ...
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L'Eta dei Lumi: la fine della conoscenza naturale 1700-1770. La metallurgia e lo sfruttamento delle miniere
Marco Beretta
La metallurgia e lo sfruttamento delle miniere
Conoscenza e produzione
La metallurgia [...] nel 1746 nel più celebre Anweisung zur Metallurgie (Guida alla metallurgia). Nel 1703 Stahl delineò i principî della teoriadelflogisto nel commentario alla Physica subterranea di Johann Joachim Becher (1635-1682), un'opera che, come si evince dal ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e istituzioni
Marco Beretta
Chimica e istituzioni
Nazionalismo o cosmopolitismo
Il periodo che, attraverso la fine del secolo dei Lumi e la Rivoluzione francese, portò [...] per attaccare Berthelot e la sua posizione teorica:
Berthelot rimprovera a Priestley e a Cavendish la loro adesione alla teoriadelflogisto. Io gli esprimo tutto il mio rispetto ‒ ma, fra tutti, Berthelot è proprio il più autorizzato a lanciare una ...
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L'Ottocento: chimica. Chimica e farmacia
Anne-Claire Déré
Chimica e farmacia
Probabilmente uno speziale francese della fine del XVIII sec. avrebbe trovato strano, se non addirittura sconveniente, vedersi [...] ), divenne una scienza europea, diffondendosi oltre frontiera. Ben presto, malgrado le resistenze dei sostenitori della teoriadelflogisto, la rivoluzione chimica trovò al di fuori della Francia importanti continuatori: il Belgio, per esempio, seppe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La chimica nel Settecento: laboratori, strumenti e sperimentazione
Raffaella Seligardi
La chimica nel Settecento
Il quadro teorico generale della chimica del Settecento era quello dei fluidi imponderabili. [...] modificazioni dell’elemento fuoco, i fluidi erano il calorico, la luce, il flogisto, il fluido magnetico, il fluido elettrico.
In particolare, la teoriadelflogisto, inteso come fuoco fissato nei corpi e responsabile di alcune loro proprietà, in ...
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flogistico
flogìstico agg. [der. del gr. ϕλογιστός «arso»] (pl. m. -ci). – 1. ant. a. Combustibile: sostanze flogistiche. b. Relativo a processi di combustione. c. Relativo al flogisto: teorie flogistiche. 2. Nell’uso medico, infiammatorio,...
antiflogistico2
antiflogìstico2 agg. [comp. di anti-1 e flogisto]. – Teoria a.: teoria dei fenomeni chimici (combustione, calcinazione, ecc.) proposta dal chimico A.-L. Lavoisier (1743-1794) in antitesi a quella, allora vigente, del flogisto.