riducibilità In analisi vettoriale due sistemi di vettori applicati (per es., due sistemi di forze) si dicono mutuamente riducibili se si può passare dall’uno all’altro con sole operazioni elementari (➔ [...] deisistemi costituiti da vettori contenuti tutti in uno stesso piano (sistemi piani) o da vettori tutti paralleli (sistemi paralleli). Quando un sistema alcune difficoltà che si presentavano nella teoriadei tipi; tale assioma si può enunciare ...
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Matematico norvegese (Nordfjordeid, Sogn og Fjordase, 1842 - Cristiania 1899). Docente presso le università di Cristiania e di Lipsia, collaboratore e amico di F. Klein, è noto soprattutto per aver elaborato [...] egli pervenne sviluppando un'originale visione geometrica dei problemi di integrazione deisistemi di equazioni differenziali. Alle stesse idee si riconnettono i principi stabiliti da L. per la teoriadei gruppi continui infiniti e i suoi contributi ...
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Algebrista e logico russo (Mišeronskij, Mosca, 1909 - Novosibirsk 1967). È stato tra i primi ad applicare la logica all'algebra. Nel 1936 enunciò il principio di finitezza (oggi noto, in formulazione un [...] teoremi in teoriadei gruppi locali", 1941); The theory of the Lie groups in the large (1945); Osnovy linejnoj algebry ("Fondamenti di algebra lineare", 1948); Kobščej teorii algebraičeskich sistem ("Teoria generale deisistemi algebrici", 1954 ...
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Matematico (Tambov 1903 - Mosca 1987), prof. di teoria delle probabilità all'università di Mosca dal 1938 al 1966 e poi direttore dei laboratorî di metodi statistici, membro dell'Accademia delle scienze [...] ; si è anche dedicato allo studio deisistemi dinamici, in partic. al problema delle piccole perturbazioni deisistemi hamiltoniani integrabili. Tra le sue opere: Osnovnye ponjatija teorii verojatnostej ("Nozioni fondamentali di calcolo delle ...
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Matematico inglese (Huncoat, Accrington, 1907 - Cambridge 1969). Dal 1937 prof. a Manchester e successivamente a Bangor, all'University College di Londra e, dal 1958, a Cambridge. L'attività scientifica [...] di D. riguarda la geometria dei numeri, le equazioni e i sistemi di equazioni diofantee, la teoriadei numeri. Nell'ambito della geometria dei numeri ha ottenuto varî risultati sul problema di determinare il valore minimo che certi tipi di polinomî ...
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Matematico (Sorau 1810 - Berlino 1893), prof. nelle univ. di Breslavia (1843) e Berlino (1856). Socio straniero dei Lincei (1883). I suoi lavori vertono su equazioni differenziali (equazione di Riccati), [...] algoritmi infiniti (serie ipergeometriche), geometria (sistemi algebrici di rette, superfici di K.), teoriadei numeri (grande teorema di Fermat, legge di reciprocità dei residui di potenze). K. studiò infine i campi di integrità determinati dalle ...
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Matematico francese (Strasburgo 1855 - Parigi 1930). Dal 1888 al 1925 prof. di meccanica razionale alla Sorbona, della quale fu anche rettore (1920-25), socio straniero dei Lincei (1904). Notevoli le sue [...] di teoria delle funzioni, ma soprattutto quelle nel campo della meccanica razionale in cui l'A. si ricollega direttamente alla tradizione di Lagrange, Poisson, Laplace. Porta il suo nome una forma particolare delle equazioni del moto deisistemi ...
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Matematico (Landsberg, od. Gorzów Wielkopolski, 1853 - Francoforte sul Meno 1928); dal 1914 prof. di matematica all'univ. di Francoforte sul Meno. Studioso di ampia cultura e di grande versatilità, si [...] , la geometria differenziale, la meccanica. Il suo nome resta però soprattutto legato alla teoria matematica deisistemi e delle strutture cristalline (Kristallsysteme und Kristallstruktur, 1891), in quanto egli riuscì a determinare tutti i gruppi ...
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Matematico e astronomo (Schulpforta 1790 - Lipsia 1868). Prof. di astronomia a Lipsia dal 1816, direttore della specola di Lipsia dal 1848. È da considerarsi uno dei geometri più geniali della prima metà [...] . l'introduzione delle coordinate proiettive omogenee e la considerazione delle corrispondenze proiettive in tutta la loro generalità. M. sviluppò anche la teoriadei complessi lineari di rette e deisistemi nulli, e si occupò di statica e di ottica. ...
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Matematico e naturalista (Coburgo 1862 - Bonn 1930). Studiò matematica e scienze naturali. Dopo un lungo viaggio negli USA, insegnò nelle univ. di Greifswald (1897) e di Bonn (1904). Molti dei suoi lavori [...] nel campo della trigonometria sferica, della teoria invariantiva delle forme ternarie, dei gruppi continui, dei numeri ipercomplessi (S. fu il primo a proporsi una classificazione deisistemi di numeri ipercomplessi). Le sue ricerche risentono ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...