Matematico (Parigi 1789 - Sceaux, Seine, 1857). Ingegnere dal 1809, già nel 1813 si segnalò per le sue prime ricerche sui poliedri e sugli integrali doppî. Nel 1816 il C., legittimista e acerrimo nemico [...] si distribuiscono gli sforzi nell'intorno di un punto del sistema, e a lui risalgono le equazioni fondamentali della meccanica deisistemi continui, in particolare quelle della teoria matematica dell'elasticità. Si occupò pure di ottica istituendo ...
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Fisica
C. libero medio molecolare In teoria cinetica dei gas, il tratto λ percorso in media da una molecola tra due urti successivi, cioè il rapporto tra la velocità media e il numero di urti che essa [...] , di quantizzare un sistema senza ricorrere al tradizionale formalismo operatoriale della meccanica quantistica (➔ quantizzazione); questo procedimento di quantizzazione è usato in teoriadei campi, soprattutto nel caso delle teorie di gauge non ...
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Matematico (Potsdam 1805 - Berlino 1851). Uno tra i protagonisti degli studi matematici del 19° secolo, fornì imprescindibili contributi allo studio delle funzioni ellittiche; il suo nome è ricordato per [...] i metodi di integrazione delle funzioni definite da sistemi di n equazioni, che hanno avuto notevoli applicazioni in meccanica celeste. calcolo differenziale in più variabili alla teoriadei numeri, dalla teoria delle equazioni a derivate parziali ...
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Studioso di logica (Leopoli 1878 - Dublino 1956). Tra i maggiori esponenti della cosiddetta Scuola logica polacca, svolse importanti ricerche sulla logica aristotelica e stoica. Considerando insoddisfacente [...] ). Nel campo della teoria della deduzione elaborò numerosi modelli assiomatici; fra l'altro, un'assiomatizzazione del calcolo proposizionale, usando tre soli assiomi. Elaborò inoltre una prova di non contraddittorietà deisistemi di assiomi logici e ...
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Matematico (Dolomieu, Isère, 1869 - Parigi 1951). Professore nelle univ. di Montpellier, Lione, Nancy, fu chiamato nel 1909 a quella di Parigi, dove insegnò calcolo differenziale e integrale, poi (1920) [...] (1927). Il C. ha posto su solide basi la teoria della struttura dei gruppi continui finiti di trasformazioni, iniziata da W. Killing, ha stabilito una teoria completamente nuova deisistemi differenziali, concepiti sotto forma pfaffiana (vale a dire ...
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Werner, Wendelin. – Matematico francese (n. Colonia 1968) d'origine tedesca. Dopo gli studi all'Ecole Normale Supérieure (1987-91), ha svolto le sue ricerche presso il Centre national de la recherche scientifique [...] presso il Laboratoire de mathématiques della Faculté des Sciences d'Orsay. I suoi studi di teoria della probabilità e di analisi e descrizione deisistemi fisici complessi nelle loro fasi di transizione gli sono valsi nel 2006 l'assegnazione della ...
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Matematico (Sevsk, oblast´ di Orlovo, 1901 - Mosca 1973). Prof. dell'università di Mosca dal 1933, ha dato fondamentali contributi alla teoria generale deisistemi di equazioni differenziali alle derivate [...] parziali, oltreché notevoli impulsi allo studio qualitativo delle equazioni differenziali ordinarie, alla fisica matematica e alla geometria algebrica. Tra le opere principali: Lekcii ob uravnenijach s ...
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Uno dei rami fondamentali delle scienze matematiche: in senso lato l’a. studia le operazioni, definite in un insieme, che godono di proprietà analoghe a quelle delle ordinarie operazioni dell’aritmetica. [...] dell’a. e a dare un’impostazione algebrica alle sue teorie.
Negli ultimi anni del 20° sec. si è registrato :
IV) È possibile scegliere in A n elementi (sistema di unità) costituenti una base nel senso dei moduli:
u1, u2, ..., un
così che gli elementi ...
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Matematica
Lo studio delle proprietà geometriche delle figure che non dipendono dalla nozione di misura, ma sono legate a problemi di deformazione delle figure stesse.
Proprietà topologiche
La t., che [...] una soluzione che soddisfi ovunque il sistema (soluzione globale), bisogna determinare soluzioni locali che concordino nelle intersezioni dei diversi intorni.
Ulteriore sviluppo della t. algebrica è la teoria dell’omologia a coefficienti appartenenti ...
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OPERATIVA, RICERCA (App. III, 11, p. 315)
Aldo Ruscitti
Gli sviluppi recenti della r. o. possono, ai fini di una loro sintetica comprensione (e sia pure correndo il rischio di semplificazioni arbitrarie) [...] in affidabilità.
Ove si consideri la possibilità di riparare un'unità o un sistema in avaria, sorge il problema di creare dei modelli (spesso attingendo alla teoriadei processi stocastici, soprattutto ai processi di Markov) che tengano conto di tale ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...