La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] di /j/ (bujo) o al posto di ‹ii› nei plurali dei nomi in -io (studj), che rimase solo in cognomi e in 1º, pp. 235-254.
Coseriu, Eugenio (1971), Sistema, norma e «parole», in Id., Teoria del linguaggio e linguistica generale: sette studi, Bari, Laterza ...
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Comunicazione
Raffaele Simone e Lucio D'Amelia
Derivato dal latino communis, "comune a molti o a tutti", il termine comunicazione indica in generale l'attività del comunicare: esso si applica a ogni [...] e così via). Queste possibilità sono esaltate dal più importante dei canali di cui l'uomo si serve, la voce (e In linguistica si dice 'competenza' il sistema di entità astratte alle quali si fa linguistica o della teoria della comunicazione e si ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] del Gonin, la seconda e definitiva edizione dei Promessi Sposi (la Quarantana), con in appendice ‘esemplare’ nei confronti della sua teoria fiorentinista (scola, novo, ecc stesura (1834-35), confutando il «sistema» del Cesari e del purismo, ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] per scrivere in volgare il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo (1632), lasciando l’esempio di una prosa ); e la teoria bembiana (cfr. § 4), classicistica, che imponeva l’imitazione linguistica rigorosa dei grandi modelli trecenteschi ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] schema va incrociato con la configurazione tipologica dei singoli sistemi e ciò concorre a creare situazioni di zero, in Sintassi e morfologia della lingua d’uso. Teorie e applicazioni descrittive. Atti del XVII congresso internazionale di studi ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] non solo un accento, in Analisi prosodica. Teorie, modelli e sistemi di annotazione. Atti del II convegno nazionale pp. 57-68.
Marotta, Giovanna (2000), Allineamento e trascrizione dei toni accentuali complessi: una proposta, in Il parlante e la sua ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] progressivo adeguamento alle esigenze di rapidità e uniformazione dei nascenti sistemi postali pubblici; a partire dal 1850, sul Quattrocento, Napoli, Liguori.
Matt, Luigi (2005), Teoria e prassi dell’epistolografia italiana tra Cinquecento e primo ...
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Giambattista Vico nacque a Napoli il 23 giugno 1668, in una famiglia di modeste condizioni (il padre era libraio). Intrapresi gli studi di filosofia come esterno presso il collegio dei gesuiti di Napoli [...] mitica degli uomini primitivi, passando per l’elaborazione dei primi sistemi espressivi (prima azioni e gesti, poi la il Mulino, pp. 29-44.
Formigari, Lia (1987), Ermeneutica giuridica e teoria della lingua in G.B. Vico, «Intersezioni» 7, 1, pp. 53- ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] più raro, ecc. Inoltre, la variazione diatopica riguarda anche il sistemadei ➔ gesti e il piano testuale, l’uno e l’altro della Crusca, che per altro si riallacciava alla teoria cortigiana del primo Cinquecento (➔ accademie nella storia della ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] base di alcune convergenze, la teoria e la prassi di ➔ Alessandro Manzoni e dei manzoniani, che propongono e diffondono inondarono l’Italia») e l’influsso corruttore di altri sistemi linguistici (ad esempio, il linguaggio burocratico e quelli ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...