Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] valore normativo. I grammatici e i filologi alessandrini guardarono invece a una precisa sistemazionedei g., con intenti classificatori e finalità prescrittive; la teoriadei g. si trasformò così in un canone, con pretese di completezza, e ciascun ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] azande, è stata sottolineata l’estrema coerenza deisistemi simbolici di società non europee, alle cui credenze vaghezza del senso del s., la sua allusività e inesauribilità.
La teoria kantiana favorisce l’accezione estetica del s. proposta da J.W. ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] o, come altrimenti chiamati, di insuccesso, rappresenta un indicatore in negativo della qualità ed efficienza deisistemi stessi.
Linguistica
Nella teoria fonologica si definisce campo di d. l’area che comprende le diverse realizzazioni di un ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] anche dal dibattito intorno alle lingue artificiali e ai sistemi di comunicazione non linguistica, come quelli usati per le segnalazioni marine e gli alfabeti per sordomuti.
La teoriadei s. nella filosofia moderna
I temi toccati finora trovano ...
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Semiologia
Gian Paolo Caprettini
(App. IV, iii, p. 301; v. semiotica, III, ii, p. 697)
Semiologia del testo letterario
La s. (o semiotica) negli ultimi decenni è stata spesso al centro di interrogativi [...] significazione" (p. 36). Si verrebbero così a integrare una teoria della produzione segnica (o della comunicazione) e una teoriadei codici (o deisistemi di significazione); per quel che attiene al testo letterario si tratterà pertanto di procedere ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] una persona, di una lingua e di un ambiente che può in teoria essere identificato) e il testo ricostruibile di un autore, che ha una sintesi più ampia, quella cioè basata sullo studio deisistemi culturali.
Il fondatore della nuova disciplina è, per ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] nel De vulgari eloquentia (1303-04) aveva enunziato la teoria di un ydioma trifarium (lingue dell'oc, dell'oil, equivalga a un'ipotesi ''forte'' sulla posizione storica deisistemi considerati. In conformità a tale principio il linguista francese ...
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Linguista, nato a Copenaghen il 13 ottobre 1887 e ivi morto il 14 dicembre 1942; studiò sotto la guida di V. Thomsen, O. Jespersen, K. Nyrop e H. Pedersen a Copenaghen e sotto quella di A. Meillet e M. [...] riprende e sviluppa, qualche volta portandola fino all'esagerazione, la teoria delle "reazioni etniche" di G.I. Ascoli. Nel ogni tipo ha un certo numero di classi che formano deisistemi armonici. Molto importante il volume Morfologi og Syntax, ...
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Linguaggio e realtà
Massimo Dell'Utri
Il ruolo centrale assunto dal linguaggio nell'analisi filosofica del 20° sec. ha posto in primo piano la questione della sua relazione con la realtà: in che modo [...] verbale, sarà tra un parlante e un membro della classe dei buoi e di quella delle sedie. A mediare tra delineata da Putnam e Kripke. La teoria causale descritta sopra rappresenta un tentativo di siano stati elaborati dai sistemi cognitivi innati. Se ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] Allo stesso modo non si può dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi è vera e che quella aristotelica, secondo matematica era in gran parte determinato dal perfezionamento deisistemi di 'notazione'.
La storia della scienza europea del ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...