Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] : in questi casi il peptide segnale avrebbe altre funzioni. Ulteriori molecole, il carbonio dell'acetil-CoA, derivante dal catabolismo dei glicidi, degli acidi grassi e di alcuni amminoacidi di ATP. Secondo la teoria chemiosmotica proposta da Peter ...
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Distrofia muscolare
Giovanni Salviati
Romeo Betto
Le distrofie muscolari sono un complesso eterogeneo di malattie geneticamente determinate, il cui difetto primario è localizzato nel muscolo scheletrico; [...] la loro sostituzione con connettivo fibroso. Una seconda teoria suggerisce che la lesione del citoscheletro comporti un’alterazione con funzione di trasmissione di segnali intercellulari. Le proteine coinvolte nelle distrofie dei cingoli di tipo 1A e ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] posizioni più articolate e segnali di dissenso. Egli ). Tra gli ultimi lavori si trovano la prefazione a Il giardino dei gelsi, Torino 1979 (ora in Scritti, II, pp. 467- autori, dal titolo F. B.: una teoria pratica per la trasformazione; R. Villa, ...
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Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] vede nell'Io la sede dell'angoscia e il produttore di segnali.
Le due teorie, o le due diverse ottiche, si possono sintetizzare come segue. di pericolo quali la perdita della protezione da parte dei genitori. Il suo interesse si orientò quindi non ...
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Prostata
Gabriella Argentin
Franco Di Silverio
Alessandro Sciarra
La prostata (dal francese prostate, ripreso dal greco προστάτης, alla lettera "che sta davanti") è un organo ghiandolare, fibromuscolare [...] spermatici e uretra. La ghiandola prostatica è peculiare dei Mammiferi, pur non comparendo in tutti gli ordini. È sempre più convincente la teoria secondo la quale la componente questi studi hanno identificato i segnali induttivi esistenti fra le ...
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Febbre
Giovanni Federspil
Roberto Vettor
Con il termine febbre (dal latino febris) si indica un fenomeno morboso nel quale la temperatura interna dell'organismo subisce un innalzamento stabile a causa [...] non era considerata un sintomo o uno dei tanti fenomeni morbosi, come il vomito efferente che trasporta i segnali più appropriati ai tessuti periferici 120, pp.1037-40.
A. Murri, Sulla teoria della febbre, in id., Scritti medici, Bologna, Tipografia ...
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Castrazione
Emilia De Rosa
La castrazione è l'asportazione chirurgica delle ghiandole sessuali o gonadi, chiamata nel maschio orchiectomia e nella femmina ovariectomia. Il termine indica, altresì, l'inibizione [...] avvertito come estraneo può indurre l'ossessione a sbarazzarsi dei propri attributi sessuali o, ultimamente, per es., in segnali sono l'angoscia di castrazione e le relative difese, quali la rimozione, la negazione ecc. Secondo la classica teoria ...
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Dispnea
Anna Maria Verde
In medicina con il termine dispnea (dal greco δύσπνοια, latino tardo dyspnoea, "difficoltà del respiro") si intende l'anomala e molesta sensazione del proprio respiro. Si tratta [...] potesse derivare da abnorme stimolazione dei chemocettori o dei recettori polmonari o dei recettori dei muscoli respiratori o da un' ipotesi includono in tale teoria il concetto generale di una discordanza fra segnali motori efferenti diretti ai ...
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cellule staminali
Margherita Fronte
Cellule aperte a ogni destino
Le cellule staminali potrebbero guarire molte malattie per le quali oggi non c'è ancora una cura, in particolare le malattie degenerative. [...] diversi. Per esempio, le cellule dei muscoli hanno imparato a contrarsi, i cellule staminali, in presenza di segnali opportuni, possono differenziarsi e e si moltiplicano più rapidamente. Almeno in teoria, questo le rende adatte a riparare tutti ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] i tempi per la concezione cellulare dei tessuti. È questo il caso la disputa fra neuronisti e antineuronisti: la teoria antagonista della «rete nervosa diffusa», propugnata di originare un segnale e la propagazione di quest’ultimo. Il segnale è in sé ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti di un meccanismo; c. dei privilegi,...