Evoluzione
Ernst Mayr
Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829) fu il primo a sviluppare, all'inizio del XIX sec., una teoria concreta dell'evoluzione graduale, basata sull'eredità dei caratteri acquisiti e [...] più approfondita di quella raggiunta attraverso gli studi dei paleontologi e dei tassonomisti.
L'origine evolutiva di nuove strutture
Una delle obiezioni principali alla teoria darwiniana riguarda l'acquisizione di nuove caratteristiche evolutive ...
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Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] : in questi casi il peptide segnale avrebbe altre funzioni. Ulteriori molecole, il carbonio dell'acetil-CoA, derivante dal catabolismo dei glicidi, degli acidi grassi e di alcuni amminoacidi di ATP. Secondo la teoria chemiosmotica proposta da Peter ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] i tempi per la concezione cellulare dei tessuti. È questo il caso la disputa fra neuronisti e antineuronisti: la teoria antagonista della «rete nervosa diffusa», propugnata di originare un segnale e la propagazione di quest’ultimo. Il segnale è in sé ...
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In biologia, si dice di cellula indifferenziata che può agire da precursore di un clone di cellule differenziate, ma che mantiene la capacità di autorinnovarsi per produrre altre cellule s. identiche.
Cellule [...] permette, mediante l’induzione di segnali cellulari, di aumentare o diminuire per curare malattie che comportano una degenerazione dei tessuti. L'idea è emersa con formando tumori. Inoltre, mentre in teoria è possibile prelevare dallo stesso ...
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Neuroscienze cognitive
Alberto Oliverio
L'espressione neuroscienze cognitive risale alla fine degli anni Settanta del 20° sec., quando, in seguito allo sviluppo di una serie di tecniche volte a visualizzare [...] e J. LeDoux, che proposero nuove teorie della mente con particolare riferimento all'intreccio tra prestano più attenzione ai segnali positivi che provengono dall'ambiente e dai suoi collaboratori che, sulla base dei fori d'entrata e d'uscita nel ...
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RITMI BIOLOGICI
Michele Sarà
Generalità. - Molte attività fisiologiche e aspetti del comportamento di animali e vegetali sono regolate secondo andamenti ritmici. S'intende per r. b. qualsiasi serie [...] in base a segnali provenienti dall'esterno. A sostegno dell'ipotesi dell'orologio endogeno, oltre alla persistenza dei r. anche Secondo F. A. Brown, fautore della teoria del timer esogeno, la sincronizzazione dei cicli metabolici è fatta per mezzo di ...
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AMBIENTE, TUTELA DELL'
Richard B. Stewart e Emilio Gerelli
Tutela dell'ambiente
di Richard B. Stewart
Introduzione: la nascita della tutela ambientale
La tutela dell'ambiente ha lo scopo di prevenire [...] pongono di per sé notevoli problemi.Vi sono segnali incoraggianti di un'attenzione ai collegamenti esistenti fra nel mio cortile': tutti concordano in teoria sull'opportunità di trattare almeno una parte dei rifiuti, ma nella pratica ciò deve ...
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L'Ottocento: biologia. La teoria dell'evoluzione di Darwin
Janet Browne
La teoria dell'evoluzione di Darwin
Il contenuto della teoria dell'evoluzione mediante la selezione naturale è considerevolmente [...] antica, che non avesse avuto un inizio e non vi fossero segnali di una sua fine, ma che avrebbe continuato a esistere in doti intellettuali dell'altro e sul rispetto dei reciproci lavori. Le loro teorie dell'evoluzione differivano in modo sostanziale ...
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Riproduzione: tecniche di inseminazione artificiale
Brian Dale
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il controllo endocrino della riproduzione. 3. La produzione dei gameti. 4. Coito e fecondazione. 5. L'inseminazione [...] maschile contiene diversi milioni di spermatozoi, sufficienti, in teoria, a fecondare centinaia di femmine. Un decisivo passo provocata anche in vitro, in assenza di segnali materni. Negli spermatozoi dei Mammiferi, è assai probabile che ZP3 funga ...
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Ritmi biologici
Hermann Remmert
di Hermann Remmert
Ritmi biologici
sommario: 1. Introduzione. 2. Prove dell'esistenza di un orologio fisiologico. 3. Sincronizzatori di orologi biologici. 4. Funzionamento [...] ciò accade invece quando vi sia un segnale acustico aggiuntivo (v. Wever, Zur elevata; ma anche a questa teoria non può attribuirsi una validità si siano sviluppati vari metodi di percezione dei diversi fotoperiodi; quest'ipotesi è avvalorata ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti di un meccanismo; c. dei privilegi,...