teoria dell’attaccamento
Teoria elaborata dallo psicoanalista inglese John Bowlby negli anni Ottanta del secolo scorso per spiegare il legame madre-figlio. Agli inizi del XX sec., Freud sosteneva che [...] figlio; sono necessari anche tutti quei segnali sociali, tra i quali particolare importanza Un ulteriore elemento a sostegno della teoria etologica dell’attaccamento è l’ madre si accompagna a una diminuzione dei livelli cerebrali di oppioidi. (*) ...
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Notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. In senso più generale, anche la trasmissione dei dati e l’insieme delle strutture che la [...] tematiche più ricorrenti nell’ambito di queste teorie. Essa è riferita a una situazione in cui due parti hanno gradi diversi di informazione. Gli agenti economici meno informati utilizzano allora deisegnalatori in grado di fornire i. indirettamente ...
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Ingegneria
Il termine a., introdotto negli anni 1940 da J. Diebold per descrivere il largo impiego di apparecchiature automatiche manifestatosi soprattutto nell’industria automobilistica, esprime oggi [...] numero finito di sequenze operative possibili, ciascuna avviata da un opportuno segnale di comando (catene ‘non controllate’, nelle quali non si , che determinano la fedeltà stessa. La teoriadei sistemi sequenziali, che consente di affrontare in ...
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comunicazióne Ogni processo consistente nello scambio di messaggi, attraverso un canale e secondo un codice, tra un sistema (animale, uomo, macchina ecc.) e un altro della stessa natura o di natura diversa.
Diritto
Comunicazione [...] misurabile e in particolare la teoriadei codici. In senso tecnico, la teoria della c. riguarda esclusivamente le Il rumore è la causa principale e non reversibile di degradazione deisegnali. Esso è dovuto sia a cause naturali (rumore di fondo ...
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Scienza che studia i processi psichici, coscienti e inconsci, cognitivi (percezione, attenzione, memoria, linguaggio, pensiero ecc.) e dinamici (emozioni, motivazioni, personalità ecc.). Il termine sembra [...] non costituendo una forma intenzionale di comunicazione, funziona come un segnale e come tale è ben presto riconosciuto nel suo significato dagli ; un contributo di rilievo a una nuova teoriadei rapporti tra processi cerebrali e processi psichici è ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] Sotto ipotesi molto generali si dimostra nella teoriadei campi relativistici quantizzati che tutti i processi i due esperimenti ATLAS e CMS potrebbero registrare i primi segnali di nuove particelle nel 2010. Questi esperimenti saranno decisivi ...
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Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, di una regione, uno Stato, un continente, il mondo [...] trascurato l’interesse che presenta dal punto di vista economico la teoriadei giochi di J.L. von Neumann e O. Morgenstern, di interazione socioeconomica dove fondamentali sono i segnali informativi che provengono dallo spazio di riferimento ...
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Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della sua interazione con i corpi, nonché le proprietà e la costituzione degli [...] e rifrangenti, macroscopicamente regolari. A proposito della teoriadei sistemi ottici, è opportuno ricordare che, nell’ di alta affidabilità a una elevata velocità di elaborazione deisegnali e a un costo di fabbricazione contenuto. Negli anni ...
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Sigla di radio detection and ranging («rivelazione e localizzazione mediante radioonde»), che indica un sistema elettronico in grado di rivelare, per mezzo di ecoradio, la presenza di bersagli distanti, [...] e velocità (o frequenza) Doppler, basandosi sulla teoria delle funzioni di ambiguità ottime nei confronti dei disturbi. Il problema della separazione deisegnali d’interesse dai segnali non voluti si presenta, peraltro, particolarmente difficile ...
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(o computer, o elaboratore elettronico) Apparecchio o dispositivo utilizzato per l’elaborazione di dati e segnali.
Cenni storici
Le origini
Il desiderio di realizzare uno strumento in grado di compiere [...] Parallelamente l’attività di ricerca culminò nella definizione della teoriadei servomeccanismi (H.L. Hazen, 1934) e con , nella sua forma schematica, in due registri e due segnali di controllo. Questi registri sono usualmente indicati con le sigle ...
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informazióne s. f. [der. di informare; cfr. lat. informatio -onis «nozione, idea, rappresentazione» e in epoca tarda «istruzione, educazione, cultura»]. – 1. ant. e raro. L’azione dell’informare, di dare forma cioè a qualche cosa: altrimenti...
comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti di un meccanismo; c. dei privilegi,...