Rischio
Alessandro Menotti
Nel parlare comune il concetto di rischio è di solito associato a una valutazione soggettiva della possibilità che si verifichi un evento sfavorevole, a prescindere dalla [...] rischio è invece strettamente legato al concetto e alla teoria delle probabilità: si definisce rischio la frequenza attesa di quantità popolazione-tempo può essere stimata sia direttamente sommando i contributi di esposizione individuale dei singoli ...
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MANGIAGALLI, Luigi (Luigi Camillo)
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Mortara da Angelo e da Teodolinda Falzoni il 16 giugno 1850; dopo avere completato i primi studi nella città natale, si laureò [...] della cosiddetta "teoria del contagio vivente della prima guerra mondiale si schierò tra quanti sostenevano le rivendicazioni dell'Italia su Fiume Storia dell'Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Milano, Roma-Bari 1995, ad ind.; ...
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INGRASSIA, Giovanni Filippo
Cesare Preti
Nacque a Regalbuto, in Sicilia, verso il 1510. Trascorse l'infanzia e la giovinezza a Palermo dove, dopo avere studiato lingue classiche e filosofia, si dedicò [...] di una eziologia legata alla teoria umorale, dal semplice contenuto della il prosciugamento di paludi circostanti l'abitato.
A quanto sembra, tra il 1554 e il 1561 l a un tempo comparativa e distintiva dei diversi mali epidemici, consisteva nell' ...
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Agnosia
Bruno Callieri
L'agnosia, termine che deriva dal greco ἀγνωσία (composto di ἀ- privativo e γνῶσις, "conoscenza") è un disturbo del riconoscimento degli oggetti, senza alterazione della coscienza, [...] esistere tante forme di agnosia quanti sono gli organi di senso molto importante è il riferimento psicofisiologico alla 'teoria della forma' (v. forma).
b) o meno marcata possibilità di coordinamento spaziale dei dati visivi, per cui non si può ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] essendo ancora prematuri i tempi per la concezione cellulare dei tessuti. È questo il caso delle osservazioni di F neuronici centrali’ che precedettero la teoria di Waldeyer-Cajal e sollevarono più problemi di quanti ne risolvessero.
Occorre poi ...
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Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] molte aggiunte e correzioni. Egli fu, a quanto sembra, il primo a sviluppare, o forse solamente ad abbozzare, la teoria secondo cui ogni corpo malato presenta, come dato fenomenico, uno dei due «stati comuni» o «comunità» (koinótētes, communia ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Aspetti etici e sociali della medicina
Chiara Crisciani
Jole Agrimi
Monica H. Green
Graziella Federici Vescovini
Aspetti etici e [...] non poteva essere misurata con strumenti adeguati), quanto alle capacità dei corpi maschili e femminili di bruciare i residui rientra, dunque, in quella che è stata chiamata la 'teoria delle proporzioni', fondata sull'idea di un'armonia cosmica tra ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] Giovanni Argenterio (1513-1572) a mettere in discussione le sue teorie sulle cause e sui sintomi delle malattie. In molti casi, è stato convocato parecchie volte per curare dei neonati, sebbene a quanto sembra egli paventasse i rischi che ciò ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Frederic L. Holmes
Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Si è spesso ritenuto che la fisiologia del XVIII [...] può essere sollevato da quella forza a una data altezza.
Ponendo che la quantità di sangue che il cuore pompa a ogni battito è pari a 2 once liquidò facilmente le teorie che paragonavano la propagazione delle sensazioni e dei movimenti lungo i nervi ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La patologia
Cay-Rüdiger Prüll
La patologia
Le origini dell'anatomia patologica come disciplina
Nella prima metà del XIX sec. non esisteva alcun preciso concetto di malattia [...] dell'epoca, la sua teoria cellulare divenne un principio della vita in quanto tale.
L'influenza della patologia concezione di Virchow era già stata messa seriamente in discussione da uno dei suoi allievi. Fu Cohnheim che, fra il 1861 e il 1867 ...
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colóre s. m. [lat. color -ōris]. – 1. a. Termine indicante, in fisica, sia la sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa qualità e composizione (c. soggettivo), sia la luce stessa, monocromatica o policromatica (rispettivam....
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...