Vecchio Testamento. - Critica del testo. - Gli anni che vanno dal 1960 al 1975 sono stati dedicati particolarmente alla progettazione e alla pubblicazione di edizioni critiche della B. ebraica e delle [...] Leida 1972.
Nuovo Testamento. - Critica del testo. - Il numerodei testimoni già a noi noti del Nuovo Testamento si è accresciuto negli di Taziano nella tradizione antica. Ma nessuna nuova teoria capace di spiegare le origini delle varianti del ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] -b-c e determinando così stavolta una contrazione del numero). Se n è il numerodei codici (non descripti), il passaggio a n + ', cosa legittimata dall'identità di logica che regge ogni teoria dell'innovazione. Può restare il rimpianto che a testi di ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] stesso modo non si può dire che la teoria galileiana della caduta dei gravi è vera e che quella aristotelica, secondo si designavano le ciocche di capelli intrecciate oppure arruffate, rappresentabile in forma numerica con 1 2 2 1 1 2 / 2 3 3 2 2 ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] ), che si faranno via via più numerosi dal XII secolo e specialmente dal XIII, con lo sviluppo dei comuni toscani.
Da un muro della questione della lingua; ➔ manzonismi). Ma, più delle teorie, la pratica testimoniata dal romanzo fu decisiva per la ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] la stessa funzione modalizzante di un avverbio.
Deinumerosi aspetti del ➔ sintagma verbale, se ne (1986), Italian syntax, Dordrecht, Reidel.
Cinque, Guglielmo (1991), Teoria linguistica e sintassi italiana, Bologna, il Mulino.
Conte, Maria Elisabeth ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] inizi del Cinquecento, la cosiddetta teoria cortigiana, rivendicata in primo luogo successive: il siciliano scritto usato nel corso dei secoli è atipico per la sua modernità, e linguistici siciliani, 2 voll. (numeri 24-25).
Sabatini, Francesco (1996), ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] in (23):
(23) Poiché ogni espressione irrazionale numerica è un numero reale e poiché l’espressione irrazionale letterale lo diventa , il Mulino, 1969).
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Lo Cascio, ...
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CORTI, Maria
Cristina Montagnani
Nacque a Milano il 7 settembre 1915, da Emilio e da Celestina Goldoni. L'infanzia fu segnata dalla perdita della madre, morta il 10 settembre 1925; il padre, che lavorava [...] se, come in Le fonti del Fiore di virtù e la teoria della nobiltà nel Duecento (Giorn. stor. della letteratura italiana, storia dei testi (Milano-Napoli 1989).
Nel febbraio 2002 sulle pagine dei principali quotidiani apparvero numerosi necrologi, ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] semitica in Mesopotamia. Una terza teoria (T. Nöldeke, I.M. Diakonoff) poneva la sede primitiva dei S. in Africa, sulla nome distingue due generi, il maschile e il femminile. I numeri sono tre: singolare, plurale e duale; quest’ultimo sempre meno ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] concepito come ciò che si oppone all’Io.
Un’articolata teoria dell’o. è stata fornita, nell’ambito del pensiero otto a entità astratte o ideali come i numeri.
Fisica
In ottica, l’o. (o o strumento ottico. L’insieme dei punti che, in relazione a un ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...