Matematico italiano (n. Milano 1940); prof. di analisi matematica all'univ. di Cagliari (1965) e poi di Pisa, dal 1977 svolge attività di ricerca presso l'Institute for advanced studies di Princeton. Cavaliere [...] (2006). Membro dell'Accademia francese di Scienza (1980); socio nazionale dei Lincei (1987); membro della National Academy of Sciences (1996). Ha svolto importanti studi sulla distribuzione deinumeri primi e sulla teoria delle superfici minime. ...
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sezione In generale, la figura con cui si presenta (o si presenterebbe) un oggetto nella sua struttura interna nel caso in cui esso sia (o si immagini) tagliato da un piano (piano di sezione). Anche, la [...] .) e un bersaglio fisso. Se F è il flusso di particelle (numero di particelle per unità di area e di tempo), di tipo A sezione si è rivelata di grande importanza nella moderna teoria geometrica dei campi quantistici, in quanto spesso il campo stesso è ...
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Matematico inglese (Londra 1939 - Cambridge 2018). Docente a Londra e a Cambridge; dal 1973 membro della Royal Society di Londra. Ha risolto il settimo problema di Hilbert, stabilendo un criterio generale [...] . Ha sviluppato i suoi studi anche su altri aspetti della teoria diofantea ottenendo notevoli risultati sulle funzioni esponenziali e sulla classificazione di Mahler deinumeri trascendenti. Tra le opere: Trascendental number theory (1975); A concise ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] essere certificati di non primalità. Per es., si può dimostrare che se mn⁻¹ - 1 non è un multiplo di n, allora n è composto. La teoriadeinumeri consente di dimostrare che esistono opportune definizioni di certificato di non primalità tali che se un ...
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PEANO, Giuseppe
Beppo Levi
Matematico, nato a Cuneo il 27 agosto 1858, morto a Torino il 20 aprile 1932, professore di calcolo infinitesimale nell'università di Torino e, per alcuni anni (1887-1901), [...] : l'Academia pro interlingua lo ebbe a presidente dal 1908.
Come matematico portò contributi essenziali al periodo di critica dei fondamenti che chiude il sec. XIX; la teoriadeinumeri deve a lui la precisazione in forma assiomatica della nozione di ...
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Sistemi dinamici
Franco Magri
Dmitrij Anosov
Il concetto di sistema è presente nel dibattito scientifico degli ultimi decenni nelle più diverse discipline: dall'idea di sistema fisico a quella di ecosistema, [...] Lo studio di tali flussi, effettuato da Margulis e Dani, ha condotto alla dimostrazione di una congettura della teoriadeinumeri, e cioè la congettura di Oppenheim-Davenport sulle forme quadratiche. L'impressione diffusa è che nei lavori di Margulis ...
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INFINITESIMALE, ANALISI
Giulio VIVANTI
Sotto questo nome si comprendono insieme il calcolo differenziale e il calcolo integrale. Rimandando a differenziale, calcolo; integrale, calcolo per i metodi [...] A ciò aveva largamente contribuito l'introduzione nell'algebra deinumeri complessi, che, guardati dapprima con diffidenza e con sec. XVI), ma chi deve considerarsi come fondatore della teoria delle frazioni continue è P.A. Cataldi (1552-1626 ...
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Simulazione
Luigi Accardi
Mario Lucertini
Una delle maggiori innovazioni concettuali della scienza contemporanea, che coinvolge in ugual misura tutte le discipline scientifiche, è la transizione dalla [...] voglia stabilire se esso ha o no la proprietà P (per esempio la proprietà di essere un numero primo). Supponiamo inoltre di conoscere, dalla teoriadeinumeri, una funzione Q di due variabili con la seguente proprietà: se trovo un intero y tale che ...
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LAGRANGE (o Lagrangia), Giuseppe Luigi
Ettore Bortolotti
Matematico italiano, nato a Torino il 25 gennaio 1736, morto a Parigi il 10 aprile 1813. Dal 1755 professore nella R. Scuola di artiglieria a [...] alla versione francese dell'Algebra di Eulero (Lione 1774), il L. ha riconosciuto che la maggior parte dei problemi di teoriadeinumeri, proposti e risoluti con peculiari artifizî nel tempo passato, da Diofanto al Fermat, si potevano ridurre a ...
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Matematico, di Pisa, vissuto nella seconda metà del sec. XiI e nella prima metà del XIII. Nella prefazione al suo Liber Abbaci (1202) il F. racconta che essendo suo padre "assegnato dalla patria alla dogana [...] araba), prima ignorata o non seguita in Europa, e una diffusissima trattazione della teoriadeinumeri interi e fratti e delle operazioni, secondo il nuovo sistema di numerazione, da farsi sopra di essi. Il F. è considerato, per questo suo libro ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...