Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] più forte influsso del modello toscano. Non tardano a Atti del II convegno (Roma, Accademia nazionale dei Lincei, 14-15 aprile 1983), Milano, Selezione 2000), Manuale di comunicazione istituzionale. Teoria e applicazioni per aziende e amministrazioni ...
Leggi Tutto
Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] base della tradizione letteraria illustre. Prescrisse che il modello doveva essere la lingua del Canzoniere di ➔ Petrarca II, 4-8) in funzione della materia, secondo la teoria, classica e medievale, dei tre stili, per cui «da sciegliere [...] sono le ...
Leggi Tutto
L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] con H% o L%, nella teoria autosegmentale-metrica), e unità minori trovare la donna con i binocoli ha due significati diversi: grazie all’uso dei binocoli, ha trovato la donna (a; fig. 10) e fece (2006), Prosodia. Modelli e ricerca empirica, Roma ...
Leggi Tutto
I cosiddetti corpora (sing. corpus) linguistici sono collezioni, per lo più di grandi dimensioni, di testi orali o scritti prodotti in contesti comunicativi reali (per es., registrazioni di discorsi o [...] automatico del parlato, in cui servono a costruire modelli statistici della lingua. Sono utilizzati anche nell’insegnamento , in Tradizione e innovazione. Il parlato. Teoria, corpora, linguistica dei corpora. Atti del VI convegno della Società ...
Leggi Tutto
Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] e strumento con il quale operano i dotti. In base alle sue teorie, la lingua scritta non deve rifarsi all’uso popolare dei parlanti, ma non deve nemmeno essere fissata nei modelli letterari di un determinato secolo o dipendere dall’autorità ...
Leggi Tutto
Baldassarre Castiglione nacque a Casatico, presso Mantova, il 6 dicembre 1478. Dal 1504 al 1513 visse a Urbino, uno dei maggiori centri della cultura rinascimentale, e svolse numerose missioni diplomatiche [...] svincolata da rigide norme e dal rispetto di modelli esemplari, la difesa dei latinismi può apparire una contraddizione, ma va ricordato pp. 171-178.
Giovanardi, Claudio (1998), La teoria cortigiana e il dibattito linguistico nel primo Cinquecento, ...
Leggi Tutto
Considerata la ‘regina’ delle figure retoriche, la metafora (dal gr. metaphorá «trasferimento», in lat. translatio) è un tropo, cioè un sovvertimento di significato, rispetto al significato proprio, di [...] più approfondita comprensione proviene dalla pragmatica cognitivista, quella teoria linguistica e semiologica che nella seconda parte del Novecento ha elaborato modelli potenti dei meccanismi comunicativi (Bianchi 2009). Secondo questa prospettiva ...
Leggi Tutto
I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] da sostrato per il regionalismo e il modello di riferimento generale della lingua nazionale (Telmon al bar» per approdare al campo semantico dei «prodotti di caffetteria», non si può .
Canepari, Luciano (1990), Teoria e prassi dell’italiano regionale. ...
Leggi Tutto
Gian Giorgio Trissino, nato a Vicenza nel 1478 e morto a Roma nel 1550, è uno dei letterati di maggior rilievo della prima metà del Cinquecento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’) e il più importante [...] delle Prose di Bembo, come un modello di grammatica del volgare priva di exempla di riferimento normativo della teoria cortigiana; Giovanardi 1998: 111 «andò», la desinenza della terza persona plurale dei perfetti in -oro e quella della prima persona ...
Leggi Tutto
La storia dell’espressione educazione linguistica e delle riflessioni e prese di posizione che ne sono scaturite, inizia almeno nella seconda metà dell’Ottocento, esattamente dal 1873, da uno scritto del [...] nocivo perché fondato su «teorie del funzionamento d’una lingua insegnamento linguistico, in ciò aiutati dall’associazionismo dei docenti (oltre al GISCEL nacque in quegli passò dall’iniziale ripudio del modello tradizionale, divenuto in alcuni casi ...
Leggi Tutto
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...