Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] ben più note nella cultura occidentale, come, per es., l'esibizione dei sacra nei riti di Eleusi. Al di là dell'aspetto 'credenza donne.
L'iniziazione e la teoria trasformazionale del rito
Il rischio insito nel modello proposto da van Gennep, che ...
Leggi Tutto
DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] Vienna di Wilhelm Schmidt con la sua teoria storico-culturale o diffusionista, al funzionalismo di , maturò e orientò sempre più gli interessi dei D. verso l'etnologia religiosa e la può cedere, per il D., ai modelli di culture altre per le quali pur ...
Leggi Tutto
Fiaba
Tilde Giani Gallino
La fiaba è un racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, tanto negli episodi come nei personaggi, e che ha di solito come protagonista un essere umano, nelle cui [...] qui trasferite ad altre popolazioni.
La teoria junghiana avvalora la tesi secondo cui stessi 'luoghi' possono prefigurare modelli archetipici, come la foresta che riportano al grave problema dell'abuso dei minori, della violenza sessuale sui bambini ...
Leggi Tutto
Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] analoghi sono posti alla teoria dell’alleanza dai sistemi semicomplessi, nei quali i modelli elaborati dagli antropologi per bilaterale se hanno in comune due ascendenti: tale è il caso dei fratelli germani (che hanno in comune il padre e la madre); ...
Leggi Tutto
Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] e la cronologia delle varie forme e dei singoli canti.
La fiaba
Il campo l’origine delle fiabe: diversamente hanno cercato di risolverlo la teoria mitica – sostenuta da J. e W.K. Grimm, estraggono tipi e modelli di produzione, propongono ...
Leggi Tutto
In senso ampio, la costituzione e la distribuzione degli elementi che, in rapporto di correlazione e d’interdipendenza funzionale, formano un complesso organico o una sua parte; è così chiamato anche il [...] ivi definita una relazione riflessiva, antisimmetrica e transitiva; per es., l’insieme dei numeri reali con la relazione di maggiore ha una s. d’ordine. poi la teoria della similitudine meccanica, si risale dal comportamento del modello a quello ...
Leggi Tutto
Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] è affermata, specie con la scuola storico-culturale, la teoria della diffusione, che tende a spiegare storicamente i parallelismi possono scadere e divenire fiabe, sia perché sul modellodei miti la fantasia popolare poetica può produrre racconti ...
Leggi Tutto
trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici, distinguendosi dalla storia orale, che è l'insieme delle informazioni, assunte [...] l'analisi strutturale dei singoli componimenti, dei tipi e dei generi.
Poesia
problema dell'origine delle fiabe: diversamente hanno cercato di risolverlo la teoria mitica, sostenuta da J. e W. K. Grimm, da estrae tipi e modelli di produzione, ha ...
Leggi Tutto
Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] importanza è la crisi fiscale, in quanto quasi tutti i modelli della s. sociale organizzata erano costruiti sul presupposto di in termini di filosofia morale sia alle teorie di Scheler.
R. Rorty, uno dei più illustri esponenti di quest'ultimo ...
Leggi Tutto
RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] il padre ucciso è anche il modello invidiato e odiato dei membri che costituiscono la nuova associazione potenza evidente nelle nevrosi, ma anche in particolari paranoie. Tale teoria si dispiega nei saggi Die Zukunft einer Illusion del 1927, ...
Leggi Tutto
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...