Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] , cioè definiscono e aggiornano il repertorio semantico socialmente ammissibile.Ai fini della teoria generale del linguaggio, l'aspetto importante dei fenomeni di modellamento e di controllo che abbiamo accennato è che essi non toccano solamente la ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] settentrionale, abbia elaborato (senza successo, peraltro) deimodelli grammaticali in vistosa concorrenza con le forme del (➔ questione della lingua; ➔ manzonismi). Ma, più delle teorie, la pratica testimoniata dal romanzo fu decisiva per la storia ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] ha permesso di validare in vivo la sostanziale esattezza deimodelli esposti, ma ha fornito dati essenziali per la elaborati separatamente da quelli grammaticali, mentre secondo la teoria unitaria ogni parola è analizzata e immagazzinata nel lessico ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] Kunitzsch, 1990, p. 78). La seconda opera, che tratta della teoria della trepidazione, ci è nota solo grazie alla traduzione di G., ; M.P. Negri Lodrini, G. da C. e il rinnovamento deimodelli educativi del XII secolo, ibid., pp. 21-43; H. Hugonnard- ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] «in alternativa o a completamento deimodelli fissati sulla base dell’autorità dei testi scritti» (Marazzini 2004b: medievale (come avvenne, per es., in francese, dove la teoria del bon usage si affermò «in senso rigorosamente sincronico»; Marazzini ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] e rispetto. Questa è la sostanza più profonda della teoria arcaicizzante di Bembo, fondata sul primato dell’imitazione del canone trecentesco delle Tre Corone.
Di per sé, l’identificazione deimodelli nelle Tre Corone non era un fatto inusitato. Il ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] & Maturi, Pietro (1992), Per una verifica pragmatica deimodelli fonologici, in Gobber 1992, pp. 39-49.
Bazzanella, segmentali e schemi prosodici, in Dati empirici e teorie linguistiche. Atti del XXX congresso internazionale della Società ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] editoriale, che porta alla ridefinizione e all’ammodernamento anche deimodelli di lettera privata (Quondam 1981).
Gli epistolari trasferiti , Napoli, Liguori.
Matt, Luigi (2005), Teoria e prassi dell’epistolografia italiana tra Cinquecento e primo ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] 2000: 86-90), largamente debitrice nei confronti deimodelli transalpini, in particolare quello della commedia francese 2009, pp.147-159.
Lavinio, Cristina (1990), Teoria e didattica dei testi, Firenze, La Nuova Italia.
Nencioni, Giovanni ( ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] .) di riferimento per lo studio, l’imitazione e la riproduzione deimodelli greci e latini (Levi 1949; Wellek 1970; 1973; Secretan l’essenzialità del carattere unitario dell’italiano contro le teorie del primato del fiorentino o del toscano in genere ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...