Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] di questa teoria sono dati che mostrano come sia possibile rivelare con tecniche elettrofisiologiche dei cicli ricorrenti di dentato e che si chiude con proiezioni di ritorno dal campo ippocampico CAl e dai corpi subicolari alla corteccia entorinale, ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] ‘il potere freni il potere’. Di qui la celebre teoria della divisione dei poteri, e non solo e non tanto in senso tecnico agli interessi di classe, interviene per strutturare il campo delle decisioni politiche, fissandone regole e confini. Per ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] dei cicli si muovono quegli autori moderni che attribuiscono ai Greci una concezione ciclica del t. storico (teoria nei periodi in cui si lavorava dall’alba al tramonto nei campi sia nei periodi di forzata inattività, si configurava come una ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] nostre conoscenze della musica araba entro la sola cerchia della teoria illustrata nei trattati dei sec. 8°-15°. Teorici principali furono: Khalīl ( della musica araba, tanto nel campo classico quanto in quello dei nuovi generi urbani, che hanno ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] didattica intensissima nei campi più disparati, tenendo del wolffismo, gli spunti critici contro le teorie di G. W. Leibniz s'infittiscono e , colpendo il sistema in un punto vitale; e i tentativi dei varî filosofi post-kantiani (per es., di K. L. ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] gas. La trattazione è svolta in base alla teoria cinetica dei gas, mediante la quale, noti i coefficienti di riscaldato con arco elettrico e per evitare condensazione sul modello. Per il campo Kn≫1 si usano gallerie a fascio molecolare in cui si ha un ...
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Supposizione di fatti (o situazioni, sviluppi di un’azione ecc.) ancora non realizzati ma che si prevedono come possibili o si ammettono come eventuali, oppure spiegazione, fondata su indizi e intuizioni, [...] dei risultati di un esperimento o di una serie di osservazioni. Le i. considerate possono essere le più varie e nei campi ) o appartenga a un insieme (i. composta). La teoria è stata sviluppata secondo varie impostazioni. Nell’impostazione di T ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] possibile l'ordine cronologico. 1) Analisi e teoria delle funzioni. A questo campo appartengono i lavori giovanili di P., che del moto per i sistemi canonici e dimostra che, nel problema dei tre corpi, non ne esistono altri al di fuori di quelli già ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] poi spesso anche se impegnato nell'attività politica come membro della camera dei Comuni (1866-68). La sua vasta produzione copre i campi della logica, dell'etica e della teoria politica ed economica. La posizione logica e metodologica di M. (svolta ...
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Filosofo, giurista ed economista (Londra 1748 - ivi 1832). È stato uno dei maggiori esponenti dell’utilitarismo filosofico («la maggiore felicità del maggior numero di individui») ed un giurista fortemente [...] , compilata dai discepoli sui suoi appunti. Nella teoria del diritto penale e dell'ordinamento penitenziario, il B. subì l'influsso del Beccaria.
Nel campo della filosofia e dell'estetica, fu uno dei più conseguenti teorici dell'utilitarismo, posto a ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...