Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] e dinamiche delle abitudini, anche grazie alle suggestioni offerte dalla teoria dell'evoluzione di C. Darwin. È esemplare, a tale e definitivo la tensione progettuale degli individui e deigruppi tanto rispetto a sé quanto rispetto all'ambiente. ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] la frantumazione in una pluralità di metodi, approcci e teorie.
L’alternativa fra individualismo metodologico e olismo si riduce, , opposte fra loro, del controllo sociale da parte deigruppi egemoni (anche mediante i testi letterari) e della ...
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Antropologia
Rapporto socialmente riconosciuto fra individui legati da consanguineità reale o fittizia.
In quanto oggetto di analisi antropologica la p. ha complessi rapporti di continuità e di rottura [...] la seconda l’elemento che assume valore esplicativo è, invece, la formazione deigruppi di p. e il loro perpetuarsi nel tempo. Al di là di questo, però, per entrambe le teorie i rapporti di p. sono inseriti in sistemi, essenziali nell’organizzazione ...
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servizio In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in particolare, in epoca feudale, l’obbligo del vassallo di rendere tutti i servigi che fossero compatibili con la sua qualità di uomo libero.
Lavoro [...] basi collettive, procedendo a una specifica mobilitazione deigruppi locali delle più svariate origini, in modo paese»; contadini inquadrati da signori feudali e pagati, almeno in teoria, dallo Stato) e le ordinanze svizzere, che rappresentavano ora ...
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Diritto
Situazione caratterizzata da posizioni contrastanti e incompatibili, con riferimento a organi amministrativi o autorità giudiziarie. Si verifica quando vi è discordanza sull’individuazione dell’autorità [...] Su un versante teorico opposto a quello marxista, alla teoria struttural-funzionalistica il c. non appare come inevitabile e nello stesso tempo, i rapporti di solidarietà all’interno deigruppi antagonistici; in questo senso il c. ha conseguenze ...
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Antropologo francese (Bruxelles 1908 - Parigi 2009). Massimo teorico dello strutturalismo applicato agli studi antropologici, la sua opera è imprescindibile per spessore cognitivo e profondità analitica, [...] studio sull'argomento, L.-S. elabora una nuova teoria della parentela. Egli, partendo dall'analisi di aspetti L.-S. l'elemento centrale nella costituzione delle unità e deigruppi di parentela è l'unione matrimoniale, che egli considera essere uno ...
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In antropologia, gruppo di individui che, attraverso rapporti genealogici ricostruibili e ritenuti noti, discendono da un antenato comune. La possibilità di rintracciare precisi (o supposti tali) rapporti [...] di trasmissione di tali sostanze, e attraverso storie (mitiche) di fondazione dell’unità del gruppo.
La teoriadei l. come gruppi corporati di parentela sembra potersi sostenere solo per contesti sociali non europei, africani in particolare ...
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Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] di vista pragmatico e interventista, nel senso di una teoria dell'intervento dell'antropologo nel cambiamento sociale, rappresentato in la valutazione dei bisogni e delle risorse locali, nonché per l'identificazione deigruppi sociali suscettibili ...
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Sottocultura
Andrea Carocci
I primi accenni all'esistenza delle s. risalgono alle cronache giornalistiche inglesi dell'inizio dell'Ottocento dedicate agli aspetti più pittoreschi e torbidi dei bassifondi [...] ).
Dall'epoca in cui sono state sviluppate le prime teorie delle s. la società occidentale ha subito notevoli cambiamenti. di diversità presenti all'interno deigruppi analizzati, l'intrinseca instabilità di questi gruppi e la posizione e il ruolo ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] non comporta necessariamente la divisione tripartita deigruppi storici di denominazione indoeuropea. L'ideologia evidente nelle nevrosi, ma anche in particolari paranoie. Tale teoria si dispiega nei saggi Die Zukunft einer Illusion del 1927, ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...