Economista e filosofo ungherese naturalizzato statunitense (Budapest 1929 - ivi 2000). Vincitore del premio Nobel nel 1994 (con J. Nash e R. Selten) per la sua "analisi pionieristica degli equilibri nella [...] prevista. I modelli di comportamento razionale fondati sull'utilità prevista sono stati applicati da H. anche ai problemi di teoriadeigiochi non cooperativi, nei quali l'esito delle azioni dipende dall'interazione delle decisioni prese da due o più ...
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Economista statunitense (n. 1951). Dopo essersi laureato alla Columbia (1971), ha conseguito il dottorato a Stanford specializzandosi nel campo della Ricerca operativa (che si occupa di individuare la [...] e il Market design. A partire dagli anni Ottanta R. ha avviato una serie di studi empirici basati sulla Teoriadeigiochi e ha applicato il principio di domanda e offerta a problemi reali (quali la disponibilità di organi da trapianto per ...
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Tirole, Jean Marcel. – Economista francese (n. Troyes 1953). Laureato in ingegneria, con un dottorato in matematica e poi uno al MIT di Boston, attualmente è professore di economia e direttore della Fondazione [...] di economia industriale alla Toulouse School of Economics. Si occupa soprattutto di organizzazione ed economia industriale, teoriadeigiochi, finanza, macroeconomia e sistemi bancari. Ha pubblicato oltre 200 articoli e diversi libri su argomenti ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] applicazione (cosiddetta enforceability della norma). Da questo punto di vista, l’arricchimento della teoria economica da parte della teoriadeigiochi ha contribuito notevolmente all’a. economica del diritto; la scelta razionale degli agenti ...
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Nel linguaggio scientifico, struttura relazionale formata da un insieme finito di oggetti detti nodi o vertici, e da un insieme di relazioni tra coppie di oggetti dette archi o spigoli. Per indicare un [...] problemi di assegnamento su g.; nel 1944 J.L. von Neumann con O. Morgenstern pubblicò un trattato di teoriadeigiochi utilizzando concetti di teoriadei g.; nel 1946 G. Birkhoff analizzò gli alberi e W.T.T. Tutte i cicli hamiltoniani; nel 1954 ...
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utilità Nel linguaggio economico, il piacere che procura o può procurare a un soggetto un dato bene o servizio in quanto da lui ritenuto idoneo ad appagare un suo bisogno presente o futuro. L’u. è, quindi, [...] . A esse si aggiunge l’importante condizione riguardante la media, che permette ampi sviluppi della teoriadeigiochi e della teoria delle decisioni statistiche. Sviluppi più recenti nelle formulazioni matematiche dell’u. riguardano prevalentemente ...
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Branca interdisciplinare dell’economia e della psicologia cognitiva, che studia il comportamento di scelta economica con metodo sperimentale. È nota soprattutto per esperimenti nei quali le scelte economiche [...] a un guadagno pur di non subire quella che appare come un’ingiustizia, un comportamento comunemente osservato nella teoriadeigiochi sperimentale. Altri fenomeni descritti nella b. includono effetti di framing, nei quali si osserva che la scelta ...
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In economia, situazione di mercato in cui tutta l’offerta di un bene o servizio è nelle mani di due produttori rivali, mentre la domanda è costituita da numerosi richiedenti, o viceversa: i casi di d. [...] fissato il prezzo di equilibrio. A tale domanda viene data una risposta razionale dall’applicazione della teoriadeigiochi sviluppata da J.F. Nash. Le imprese troveranno conveniente fissare (esplicitamente o tacitamente) degli accordi cooperativi ...
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Guy, Richard Kenneth. – Matematico britannico (Nuneaton 1916 - Calgary 2020). Professore emerito di Matematica presso l’Università di Calgary, ha concentrato i suoi studi nel campo della matematica applicata, [...] fornendo imprescindibili contributi alla teoriadeigiochi combinatoria e alla teoriadei numeri. Autore di importanti studi scacchistici, G. ha inoltre legato il suo nome al sistema di classificazione attualmente di più vasto impiego nella ...
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Si ha un problema di d. quando si deve scegliere tra differenti alternative, tenendo conto delle conseguenze che possono essere "certe" o "incerte". Nel primo caso si hanno i "problemi" di d. in condizioni [...] criteri di ottimalità non bayesiani si cita il criterio del "minimax", cioè la minimizzazione di sup Lδ(ϑ), ispirato alla teoriadeigiochi, e la minimizzazione di ∉Θ Lδ(ϑ) dϑ che, pur avendo un'ovvia interpretazione diretta e non probabilistica, può ...
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gioco
giòco (letter. giuòco) s. m. [lat. iŏcus «scherzo, burla», poi «gioco»] (pl. -chi). – 1. a. Qualsiasi attività liberamente scelta a cui si dedichino, singolarmente o in gruppo, bambini o adulti senza altri fini immediati che la ricreazione...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...